Cantina di Soave, la pandemia non rallenta la crescita: fatturato a più 10%. Oltre 53 milioni ai soci

53,2 milioni come liquidazione uve ai 2mila soci; redditività media per ettaro di 8.500€; fatturato in crescita del 19% in volume e del 10% in valore a 133 milioni€: Cantina di Soave approva il bilancio chiuso al 30 giugno scorso, quello della pandemia che ha caratterizzato la stessa assemblea dei soci, svoltasi eccezkionalmento all’aperto per rispettare le normative di sicurezza presso la sede della cantina di Montecchia di Crosara. Soddisfatti Roberto Soriolo e Wolfgang Raifer, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di Cantina di Soave, e con loro tutto il Consiglio di Amministrazione. I risultati ottenuti, nonostante il protrarsi della pandemia e della difficile situazione economica a livello globale, sono positivi e lasciano ben sperare per il futuro. Questi i principali dati:

  • Il Gruppo Cantina di Soave chiude il bilancio 2020/2021 con un fatturato consolidato di oltre 133 milioni di euro, con un aumento del 19% in volume e del 10% in valore, nonostante il protrarsi degli effetti negativi della pandemia da Covid-19 a livello mondiale.
    • In termini di valore, il fatturato è determinato per il 57% dal mercato domestico e per il 43% da quello estero.
    • Riconfermato l’equilibrio tra prodotto confezionato e sfuso, rispettivamente il 51% e il 49% del fatturato. L’imbottigliato ha visto un incremento del 3% in volume e del 5% in valore, mantenendo una buona ripartizione tra prodotto a marchio e private label. Ciò dimostra l’adeguata gestione da parte dell’azienda di entrambe le categorie: i prodotti a marchio, che consentono una maggiore remunerazione grazie ad un prezzo più elevato, e le private label, che hanno forza commerciale crescente. In entrambi i casi si è registrato un andamento positivo dei prezzi medi. Tra i marchi aziendali rivolti alla grande distribuzione sono risultate molto buone le performance di Cadis e Maximilian I. Quest’ultimo ha segnato un +7 % in quantità e +17% in valore e ha confermato di essere leader di mercato con la tipologia Müller Thurgau (dati Iri 30 aprile 2021). Per quanto riguarda il canale Horeca, nonostante l’effetto lockdown, i marchi Rocca Sveva, Poesie e Settecento33 sono riusciti a mantenere le loro posizioni commerciali.

•          In tema di capitalizzazione aziendale, il patrimonio netto aumenta e supera i 72 milioni di euro, a fronte di un cash flow operativo di 8,2 milioni di euro e un utile di esercizio di oltre 530 mila euro.

•          La liquidazione destinata alla remunerazione delle uve conferite dai soci viticoltori ammonta a 53,2 milioni di euro.

«I consumi e le esportazioni nel periodo luglio 2020 – giugno 2021 sono stati inevitabilmente colpiti dalla pandemia Covid19 – spiega il Direttore Generale Wolfgang Raifer (nella foto) – tuttavia, a partire da marzo 2021, si vedono dei segnali di positività, sia in valore che in volume. Sul fronte dei prezzi all’origine, dopo un deciso andamento a ribasso delle quotazioni delle denominazioni nel corso del 2020, si assiste ora ad un trend che lascia ben sperare per il futuro. Nel trade e nelle scelte dei consumatori finali si rilevano cambiamenti di gusti e tendenze, ovvero un aumento delle vendite nei piccoli negozi e canali online, la presenza di etichette importanti anche nella GDO, un interesse crescente per la sostenibilità e anche una richiesta di nuovi formati. Per quanto riguarda le tipologie di prodotto, continuano a riscuotere particolare successo i vini spumanti, i vini DOC e DOCG e i vini rosati. In generale possiamo dire che, anche in un periodo difficile come quello appena trascorso, Cantina di Soave è riuscita a salvaguardare il proprio risultato d’esercizio e ha continuato a crescere. Grazie alla sua politica di differenziazione dei marchi, si è prontamente adeguata alle nuove richieste del mercato, riuscendo a collocare tutte le proprie denominazioni, puntando sui canali distribuitivi che hanno continuato a funzionare nonostante la pandemia, ovvero la GDO e l’e-commerce. Dal punto di vista strategico, per quanto riguarda l’immediato futuro, stiamo lavorando sul posizionamento dei nostri marchi su tutti i canali, ci sarà una rivisitazione dei nostri brand principali, nell’ottica di dare maggiore risalto alle denominazioni e quindi alle cantine del Gruppo in cui i vini vengono prodotti».

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