Sono stati fermati dalla Polizia di Stato i due giovani che venerdì sera, armati di coltello, hanno rapinato un giovane alla fermata dell’autobus di via Poiano.
I malviventi (18 e 23 anni) entrambi già gravati da numerosi precedenti, sono stati bloccati intorno alle 23 dagli agenti delle Volanti a bordo di un autobus, ancora con il bottino in tasca.

Secondo quanto accertato i due si sono avvicinati a un ragazzo che attendeva l’autobus in via Poiano e, armati di coltello, lo hanno aggredito portandogli via tutto quello che aveva: cellulare, airpods, una sigaretta elettronica, un accendino, una banconota da 20 euro e la carta di identità.

A dare l’allarme è stata la vittima che ha contattato il 113 e fornendo una descrizione dettagliata dei responsabili, grazie alla quale gli operatori li hanno individuati poco più tardi a bordo di un autobus in via Valpantena.

Nelle tasche dei due ragazzi, che si sono da subito dimostrati ostili nei confronti dei poliziotti opponendosi al controllo, sono stati ritrovati gli oggetti sottratti alla vittima.  I successivi accertamenti hanno fatto emergere che il 23enne, poche ore prima aveva fatto un’altra rapina in Corso Sant’Anastasia ai danni di un minorenne  e, dopo avergli puntato contro un oggetto appuntito, gli aveva sfilato una scarpa.

Soltanto il tempestivo intervento degli agenti delle Volanti aveva consentito di bloccare nell’immediatezza il complice – un 20enne già noto alle forze dell’ordine – finito in manette per rapina aggravata in concorso, mentre il 23enne era momentaneamente riuscito a sfuggire all’arresto.

Al termine degli accertamenti, i due giovani sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per rapina aggravata in concorso e condotti presso il carcere di Montorio. Entrambi sono stati, inoltre, denunciati per resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale e il più giovane dovrà rispondere anche di danneggiamento e rifiuto di indicazioni sulla propria generalità.

Questa mattina, il giudice ha convalidato sia i due fermi che l’arresto e ha disposto nei confronti di tutti e tre i giovani la misura della custodia cautelare in carcere.