Aeroporto Catullo, il Comune di Mantova vende tutte le sue azioni: «E’ da anni in perdita…»

Il Comune di Mantova esce dalla compagine azionaria dell’aeroporto Catullo di Verona. L’annuncio è arrivato ieri in commissione bilancio dove il vicesindaco nonché assessore al bilancio Giovanni Buvoli ha illustrato la strategia dell’amministrazione per le società partecipate ed è riportato dalla Gazzetta di Mantova in edicola oggi.

«Da tempo – ha spiegato l’assessore  – il territorio mantovano è fuori dal Catullo. La Provincia già da qualche anno ha venduto le proprie azioni, mentre Camera di Commercio e Confindustria lo hanno fatto di recente». Il Comune possedeva una percentuale irrisoria del capitale azionario di quello che è sempre stato considerato l’aeroporto dei mantovani. «Una percentuale – ha precisato Buvoli – con la quale nulla contavamo, visto che non siamo mai riusciti ad incidere sule scelte strategiche del cda, di cui non abbiamo mai fatto parte». L’anno scorso, poi, è successo un fatto che ha spinto la città a decidere di lasciar perdere: «L’aeroporto da anni è in perdita, anche prima della pandemia, con pochi esercizi in positivo di qualche decina di migliaia di euro. L’anno scorso ci hanno proposto un aumento di capitale di 35 milioni di euro per far fronte alle perdite del 2020, 12,5 milioni e mezzo e del 2021 altri 10,850. Noi non lo abbiamo sottoscritto e così il nostro capitale si è svalutato e dallo 0,34% è sceso allo 0,21% di adesso. Abbiamo avuto la possibilità di mettere in vendita le nostre azioni a 22 euro per azione, il prezzo stabilito al momento dell’aumento di capitale, il che ci farà incassare 178.700 euro. Adesso le azioni valgono 15 euro. Quindi, la nostra scelta è stata di buon senso per non svalutare ulteriormente un patrimonio del Comune».

Con l’uscita dalla compagine azionaria del Catullo viene meno l’idea, coltivata per anni, di fare di quello scalo l’hub di Mantova verso l’estero, un volano per lo sviluppo del turismo. Buvoli contesta: «Non cambia nulla. Ad Orio al Serio abbiamo un infopoint con Bergamo, Brescia e Cremona, dove promuoviamo la nostra città senza esserne soci; al Catullo potremmo fare lo stesso, ritornando a pagare, come qualche anno fa, l’affitto per avere uno spazio angola per la nostra promozione».

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