Al Filarmonico due gemme di inizio Novecento: debutto in rosa per la nuova stagione

Domenica 30 gennaio alle 15.30 si apre la Stagione Lirica 2022 di Fondazione Arena con due brevi capolavori in un unico spettacolo: l’intensa Suor Angelica di Puccini, dopo ventidue anni dalle uniche recite, e per la prima volta l’elegante commedia Il Segreto di Susanna di Wolf-Ferrari.

Una nuova produzione tutta al femminile accosta due atti unici di rara esecuzione, autentiche gemme di inizio ‘900 molto amate dai rispettivi autori, con regia a quattro mani di Federica Zagatti Wolf-Ferrari e Giorgia Guerra, scene di Serena Rocco, costumi di Lorena Marin e luci di Andrea Tocchio ∙ Gianna Fratta dirige l’Orchestra e il Coro della Fondazione Arena di Verona e protagoniste d’eccezione, come l’acclamata Lavinia Bini e la premiata Donata D’Annunzio Lombardi, tante giovani voci di talento e il baritono Vittorio Prato.

Primo dei sei appuntamenti della Stagione Lirica 2022 è l’inedito dittico composto da Il Segreto di Susanna e Suor Angelica, in scena dal 30 gennaio al 6 febbraio in un nuovo allestimento della Fondazione Arena di Verona. Con l’occasione debuttano anche i nuovi giorni di spettacolo e i relativi turni di abbonamento 2022: oltre alla prima e all’ultima recita, che avvengono tradizionalmente di domenica pomeriggio, le rappresentazioni serali si terranno mercoledì (alle 19) e venerdì (alle 20).

Giovani sono le interpreti delle due opere nonché le registe, la veneziana Federica Zagatti Wolf-Ferrari (discendente del compositore) e la romana Giorgia Guerra, che curano i due diversi titoli avvalendosi entrambe delle scene di Serena Rocco e dei costumi del Teatro Regio di Parma creati da Lorena Marin. Sul podio sale il maestro Gianna Fratta, già applaudita al suo esordio veronese nella stagione sinfonica 2021.  Il Segreto di Susanna, mai rappresentato al Teatro Filarmonico, è un atto unico di Ermanno Wolf-Ferrari, eseguito per la prima volta a Monaco nel 1909 in tedesco, anche se la composizione era avvenuta sul frizzante libretto dell’italiano Enrico Golisciani (già autore anche per Ponchielli, Giordano, Cilea).

La seconda parte della serata completa la presentazione al pubblico delle tre opere che compongono il Trittico pucciniano comprendente Gianni Schicchi (in scena nel 2019 e in Arena nel Festival d’estate 2020) e Il Tabarro (prodotto e trasmesso in streaming nel 2021). Suor Angelica, originariamente il pannello centrale del Trittico, dei tre è forse il soggetto più intimamente amato dall’autore (che contava tra le sorelle anche Iginia, monaca agostiniana), lungamente meditato, minuziosamente preparato e ritoccato per conferirvi la massima efficacia, come e più delle altre creazioni di Puccini (1858-1924). Non è un caso che, grazie ai versi di Giovacchino Forzano, si tratti dell’unico soggetto originale in tutta la produzione del Lucchese (insieme a La Rondine, che però molto risente dell’influenza di Traviata e dell’operetta, e allo Schicchi che nacque da alcuni versi di Dante). Per la tinta di dramma interiore intriso di elegia e spiritualità, per la peculiarità dell’organico (solo voci femminili, per quindici ruoli solistici, più il coro) è anche una delle opere meno rappresentate del compositore lucchese: al Filarmonico di Verona è comparsa una sola volta, nel 2000.

Lo spettacolo, che debutta domenica 30 gennaio alle 15.30, avrà una durata di due ore circa con un intervallo, e va in replica anche mercoledì 2, venerdì 4 (nuovi turni) e domenica 6 febbraio 2022.

Per legge, l’accesso agli spettacoli è consentito esclusivamente agli spettatori muniti di certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione o guarigione, “Green Pass rafforzato”. Inoltre viene introdotto l’obbligo di mascherina Ffp2 in cinema, teatri, eventi sportivi, nonché sui mezzi di trasporto (mezzi pubblici locali compresi). Per info: https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico/info-covid

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