(di Gianni Schicchi) André Lislevand è uno di quei musicisti che una volta sentito, vi stimola ad un secondo ascolto. Figlio d’arte, con genitori ambedue liutisti, è nato a Verona 30 anni fa. Si esibirà nel pomeriggio di domenica 11 febbraio alle 17 con I Virtuosi Italiani nello spazio di San Pietro in Monastero. Negli altri incontri a cui abbiamo assistito André ha mostrato una indubbia capacità di intessere delicate sonorità barocche con la sua viola da gamba, restituendole ad un gusto moderno.
![André Lislevand e I Virtuosi Italiani. Armonie barocche a San Pietro in Monastero 1 Lislevand](https://www.giornaleadige.it/wp-content/uploads/sites/2/2024/07/andre-lislevand-20210927123046-picture.jpg)
Fin da giovanissimo la musica ha avuto un ruolo importante nella sua vita. Da 15 anni collabora con vari ensemble e orchestre di fama internazionali esibendosi in tutta Europa, dalla Tonhalle di Zurigo, alla Munchner Philharmoniker. Dal 2010 è membro stabile dell’Ensemble Kapsberger diretto da Rolf Lislevand, l’innovativo gruppo che dagli anni novanta propone il repertorio per liuto del Seicento in veste moderna e improvvisata.
Il 2023 ha visto l’uscita della sua seconda incisione: “Galanterie, The Autumn of the Viola da gamba”, un progetto discografico con protagonisti opere e compositori del tardo barocco tedesco settecentesco. Saranno proprio alcuni brani di questo repertorio che verranno proposti nel concerto con I Virtuosi Italiani, incominciando con la Sinfonia per archi e basso continuo del compositore tedesco barocco Johann Friedrich Fash, per proseguire con i Movimenti per viola da gamba sola, estratti dal Drexel Manuscript 5871 di Carl Friedrich Abel e con Les Voix Humaines, dalla Suite del Secondo Libro dei pezzi per viola di Marin Marais, uno dei più grandi violisti della musica barocca francese di tutti i tempi.
Di Marin Marais verranno eseguite, inoltre, la Chaconne n° 83 dalla Suite VI della Quinta Sarabanda, la Sarabanda n° 99 dalla Suite VII e il Rondeau n° 54 dalla Suite IV. A completare il programma: il Prelude dalla Première Suite di François Couperin con la Sonata X “à deux violoncelles” di Jean Baptiste Barrière e il grande Concerto per viola da gamba ed orchestra di Johann Gottlieb Graun.