Andreoli, Lega: in Regione una Verona più forte. Io? vorrei operare per l’ambiente

(di Gianni De Paoli) Ultima settimana di campagna elettorale. L’Adige inizia una serie di interviste a tutti i raggruppamenti politici sui temi trainanti di questa tornata. Iniziamo con l’astro nascente della Lega veronese: Marco Andreoli, 36 anni, ingegnere, padre e capolista del Carroccio nella nostra provincia.

La Lega l’ha scelto come capolista, segno evidente di grande fiducia. Perché?

“Sono onorato della posizione che mi è stata riservata, anche se sono convinto che non sia più determinante come una volta nella raccolta delle preferenze. Credo che mettendo un volto nuovo, la Lega abbia voluto lanciare agli elettori un segnale di rinnovamento generazionale.”

Che obiettivi si pone se verrà eletto in Consiglio Regionale?

La mia professione mi ha portato ad interessarmi di problematiche ambientali. La discarica di Pescantina, il collettore del Garda e la questione legata ai Pfas mi piacerebbe fossero oggetto della mia attività. Ma fa parte dei miei focus anche la sanità che in Veneto rappresenta un’eccellenza, ma che va sempre migliorata, con particolare attenzione alla mancanza di medici che andrebbe affrontata a monte, eliminando numero chiuso e aumentando i posti nelle scuole di specialità. Ma più in generale il primo problema da affrontare è un riequilibrio del ruolo di Verona nella regione, che oggi si trova marginale rispetto al Veneto orientale.”

L’amministrazione Sboarina ha fatto il giro di boa. Quale il ruolo della Lega?

“In questa amministrazione la Lega ha dimostrato di essere il partito dei cittadini, che fa i loro interessi e non dei poteri forti. La posizione presa bloccando l’operazione Agsm-A2A che avrebbe consegnato nelle mani di Milano la nostra multiutility ne è una prova.”

Qual è la sua posizione sul referendum?

Comprendo la necessità di un segnale di equità in questo periodo, ma la riforma grillina non mi piace per come è scritta. E’ una scelta ideologica che non risolve nulla dei problemi del paese”.

L’aeroporto è uno dei nodi non risolti della politica veronese. Come si pone di fronte a questo problema?

L’aeroporto è un’infrastruttura essenziale che a mio avviso i veronesi non possono lasciare a oltranza nelle mani della concorrenza veneziana della Save. In questo ci sono delle responsabilità politiche e dei poteri forti. Verona se ne deve riappropriare e io mi batterò per questo”.

Lega-Lista Zaia: chi vince?

In ogni caso vince la Lega, perché la Lista Zaia è formata da iscritti alla Lega, dove lo stesso Zaia è nato e cresciuto. Votando la Lega si premia anche il merito di avere espresso Zaia come uno dei suoi politici migliori, e la fiducia in questo movimento potrà garantirci di avere degli altri Zaia in futuro”

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