Ieri sera il Consiglio Comunale ha approvato, con 22 voti favorevoli e 5 contrari, l’aggiornamento del Piano programma 2021-2023 di Agec. L’aggiornamento al Piano programma si rende necessario a seguito dell’acquisto del complesso immobiliare “Case Azzolini”, che ha comportato un esborso finanziario di 9.392.316 euro, oltre a necessari ingenti interventi manutentivi sullo stesso complesso, per i quali l’Agec ha avviato l’iter per la partecipazione al bando del Ministero dell’Interno denominato ‘Qualità dell’abitare’.

Nel complessivo il Piano programma punta ad una stabilità in positivo dell’azienda Agec e delle sue attività, nonostante le difficoltà attraversate a causa del periodo pandemico.

Il Piano programma è strutturato in quattro macroaree, con cui è rappresentata l’intera realtà aziendale: Immobiliare, Farmacie, Ristorazione ed Eventi, Servizi Cimiteriali. A queste è stata aggiunta l’area “Direzionale”, che tiene conto delle attività e dei servizi generali non inseriti espressamente in un’area di business specifica, ma trasversali a tutti i settori aziendali. Intervenuti in aula anche il il presidente Agec Maurizio Ascione e il direttore generale Marco Peretti.

Macroaree. Immobiliare. Quest’area include gli effetti economici delle attività di gestione degli immobili di proprietà di Agec e di quelli del Comune affidati in gestione in base a un contratto di servizio in house con scadenza nel 2036, nonché gli effetti dell’attività cantieristica a favore di quella immobiliare.

Farmacie. Include le 13 farmacie comunali, il cui servizio è stato affidato ad Agec dal 2006. Nel piano vengono evidenziati: l’intervento di ampliamento dell’orario di apertura della Farmacia Olimpia nel Quartiere Stadio, con estensione del servizio anche al fine settimana; lo spostamento della Farmacia Cadidavid in nuova sede più ampia e maggiormente visibile; l’avvio di un servizio di e-commerce, che consentirà di offrire prodotti per l’automedicazione e parafarmaci a prezzi favorevoli, nonché campagne stagionali mirate a particolari categorie di clientela.

Ristorazione ed Eventi. Include il Settore ristorazione e bar-banqueting, il Settore “Verona dall’Alto” – Torre dei Lamberti e Funicolare di Castel San Pietro e il Settore Museale – Servizi di custodia e guardiania negli Impianti Sportivi e Musei. Servizi Cimiteriali. Include il Settore concessioni e servizi cimiteriali, il Settore Cremazioni e il Settore Illuminazione votiva. Agec opera in base a un contratto di servizio con scadenza nel 2036.

L’attivo patrimoniale, pari a 147.892.060 euro è rappresentato prevalentemente dalle immobilizzazioni, pari complessivamente 119.738.213 euro, con una netta prevalenza di quelle materiali, 107.529.106 euro, principalmente raccolte alla voce “Terreni e fabbricati”, a cui si aggiungono le immobilizzazioni finanziarie per 5.400.000 euro, rappresentate dalla partecipazione nella società Agec Onoranze Funebri S.p.A., e quelle immateriali pari a 6.809.107 euro, che includono, alla voce “altre immobilizzazioni”, le spese per le manutenzioni straordinarie su beni immobili affidati in gestione dal Comune. In merito a queste ultime, l’incremento dell’esercizio è stato di 1.630.637 euro.

I debiti sono complessivamente pari a 45.480.039 euro (nel 2019 – 44.070.641 euro), di cui si evidenziano i 28.744.791 euro per il mutuo residuo acceso per l’acquisizione delle 13 farmacie comunali, 9.441.453 euro verso fornitori e i 774.174 euro nei confronti del Comune, di cui 495.057 euro per il canone di concessione immobiliare anno 2020 ed 279.117 euro per fatture emesse per tributi e utenze.

Il Patrimonio netto ammonta complessivamente a 97.503.553 euro, in aumento rispetto al 2019, pari a 96.130.353 euro, ed è costituito, oltre all’utile dell’esercizio di 1.373.200, dal capitale di dotazione di 87.497.954, dalla riserva legale di 2.778.002, incrementata per effetto della destinazione dell’utile dell’esercizio 2019 di 1.054.100 euro, dalle riserve statutarie e regolamentari per 319.736 euro e dalle altre riserve per 5.534.661 euro.

Sono anche state approvate all’unanimità anche le modifiche al “Regolamento comunale per la valorizzazione dell’enogastronomia veronese”. In particolare, tra i dolci tipici, viene indicato di dare particolare pregio al pandoro. Inoltre, per quanto riguarda i menù, devono contenere informazioni nutrizionali finalizzate alla promozione di una sana alimentazione. I piatti tradizionali devono rappresentare almeno il 65 % e non più il 50%. Il documento è stato illustrato all’aula dall’assessore al Commercio Nicolò Zavarise.