Attività 2021 della Provincia di Verona, il bilancio si chiude in positivo

Questa mattina nella Sala Rossa – qui il nostro video – del Palazzo Scaligero, il Presidente Manuel Scalzotto ha presentato accompagnato dai responsabili dei diversi settori dell’ente, i dati relativi alle attività 2021 della Provincia di Verona. Durante l’emergenza Covid-19, sono stati modificati alcuni servizi adeguandoli alle mutate necessità dovute alla pandemia, per esempio le attività della protezione civile e gli incentivi statali come dimostrano i dati delle pratiche paesaggistiche, cresciute dalle 711 del 2020 alle 1043 del 2021 (+46,6%), in riflesso alle agevolazioni fiscali in materia edilizia. 

Alla manutenzione ordinaria e straordinaria lungo la viabilità provinciale, per oltre 16 milioni di euro, si è svolta in parallelo l’attività di pianificazione, concentrata in particolare sui ponti: 13 gli affidamenti per la progettazione degli interventi su altrettanti manufatti, tre le indagini e le analisi per la progettazione definitiva dei lavori (Vajo Cavallo sulla Sp 6 a Grezzana, Gambe Longhe lungo la Sp 15 a Roverè, Delaini sul fiume Adige sulla Sp 39b tra Belfiore e Ronco) e due i progetti esecutivi già consegnati a cui seguiranno i cantieri (Canalbianco sulla Sp 47dir a Cerea e Fossa Maestra sulla Sp 46 a Torretta di Legnago). In corso di affidamento l’intervento di sistemazione e ripristino dei ponti militari di passo Fittanze lungo la Sp 14 a Erbezzo e la manutenzione straordinaria dei giunti del ponte sull’Adige a Terrazzo. Sono invece già iniziati i lavori per la messa in sicurezza del cavalcaferrovia sulla Sp 20 in località Bonferraro di Sorgà, per un importo di circa 540 mila euro, a cui sono stati aggiunti altri 1,6 milioni di euro per lo smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi individuati nei rilevati durante le operazioni di scavo. Conclusi, infine, con due mesi di anticipo gli interventi per l’allargamento della Sp 21 tra Ronco e Oppeano (1,8 milioni di euro).

I volontari dei diversi gruppi scaligeri si sono occupati della distribuzione di mascherine, gel, guanti e visiere, dei Centri Operativi Comunali per l’emergenza sanitaria, del supporto alle amministrazioni locali per la gestione dei focolai e del supporto logistico per i punti tampone con l’installazione di tendoni, container, bagni, tende e gazebo. L’attività che ha richiesto maggiore sforzo e impegno, sia degli uffici dell’Unità Operativa sia dei gruppi, è stata l’assistenza alla popolazione presso i tre centri vaccinali provinciali dell’Ulss9 a Bussolengo, San Bonifacio e Legnago e nei 2 centri gestiti dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona presso gli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma.

A questi si sono aggiunti altri centri quali la caserma Duca a Montorio, quello del 3° Stormo dell’Aeronautica Militare a Villafranca e alcuni punti promossi dai Comuni. In totale 100 volontari impegnati, al giorno, da circa 10 mesi: 250 mila ore di lavoro prestate in forma gratuita per cittadini e istituzioni. La pandemia ha richiesto attività straordinarie anche agli uffici che si occupano del Trasporto Pubblico Locale.

A incidere, in particolare, la limitazione della capacità dei mezzi all’80% e la diversificazione degli orari di inizio delle lezioni delle scuole superiori nel comune di Verona. Per consentire il rientro in classe in sicurezza si è reso necessario – in collaborazione con Atv – istituire servizi integrativi di trasporto ricorrendo a 159 bus di proprietà di ditte private per il periodo gennaio-giugno e di 115 per il periodo settembre-dicembre. Sono inoltre in corso di liquidazione ad Atv le anticipazioni dei contributi a compensazione dei minori ricavi da tariffa registrati nei primi mesi del 2021, pari a oltre 830 mila euro, e del corrispettivo per l’istituzione di servizi integrativi (oltre 3,3 milioni di euro). Queste attività e imprevisti non hanno inciso sui bilanci dell’ente grazie ai contributi statali per l’emergenza. Permane incertezza per il recupero delle entrate tributarie nel 2022, essenzialmente legate al settore dell’auto (Ipt e Rc). Un dato significativo riguarda il debito che, a fine anno, dovrebbe attestarsi a 19,8 milioni di euro (circa 4 milioni in meno rispetto al 2020). Il debito medio pro capite della Provincia per abitante del territorio scende quindi a 25 euro, quando a fine 2007 era pari a 193 (in tutto oltre 190 milioni di euro). 

La pandemia ha avuto un minore impatto sul Servizio Ambiente della Provincia, che nel 2021 ha chiuso oltre 230 procedimenti per le AIA, autorizzazioni integrate ambientali, per gli allevamenti in territorio scaligero che rappresentano la maggioranza di quelli intensivi nell’intero Veneto. I procedimenti relativi alle AIA per le attività industriali sono stati 19 e sei le approvazioni di varianti e le autorizzazioni di nuovi impianti di gestione rifiuti. In ambito di controllo della gestione rifiuti, svolto con il supporto di Arpav, sono state emanate otto diffide con sospensione delle attività. Per quanto riguarda le bonifiche, per l’individuazione dei responsabili di inquinamenti, sono stati avviati sette procedimenti ed emanati cinque provvedimenti per l’individuazione o archiviazione. I provvedimenti relativi alle valutazioni di impatto ambientale (VIA) sono stati 40. Le AUA, autorizzazioni uniche ambientali, 63. 

“Un settore che ha, inoltre, molto impegnato amministrazione e uffici è rappresentato dagli istituti superiori di nostra competenza – ricorda il Presidente della Provincia, Manuel Scalzotto -. In particolare si è lavorato per individuare soluzioni, come le sette tensostrutture installate per consentire il distanziamento, che ci permettessero di ricavare nuovi spazi per l’emergenza sanitaria riflettendo, parallelamente, sulle necessità a medio e lungo termine.

Ricordo, ad esempio, l’acquisto nei giorni scorsi del compendio di via polveriera Vecchia a Verona che può ospitare oltre 120 studenti. Le scuole sono ancora protagoniste dei progetti più ambiziosi che abbiamo portato avanti, come il nuovo Giorgi. A questo si aggiungono il restauro e la valorizzazione del Palazzo Scaligero, per il quale abbiamo già affidato un primo intervento per la sistemazione della facciata su via Santa Maria Antica, e la tutela di altri edifici di pregio del patrimonio della Provincia, che appartiene a tutti i nostri concittadini, come nel caso del recupero conservativo di villa Pariani a Malcesine.

Il grande progetto sul tema della viabilità è il proseguimento della variante alla provinciale 10 nella Val d’Illasi per la quale, nel 2021, sono state completate la progettazione definitiva e lo studio di impatto ambientale. Anche la Sp 11 “della Valdadige”, dove negli ultimi due anni si sono registrati diversi eventi di caduta massi, ha richiesto uno sforzo notevole per la messa in sicurezza e, parallelamente, per il progetto di sistemazione definitiva: nel 2021 si è conclusa la valutazione delle offerte della gara di progettazione per lavori pari a 5,5 milioni di euro.

Lo smart working ci ha visti impegnati in una delicata attività di riorganizzazione, portata a termine efficacemente dal direttore generale e dai dirigenti. Non era facile mantenere la rotta in pandemia, eppure gli uffici hanno dimostrato responsabilità, facendo fronte alle questioni urgenti che l’emergenza ha richiesto di risolvere e riducendo il più possibile il rallentamento delle attività ordinarie e dei progetti già avviati. Voglio ringraziare infine i consiglieri provinciali per il loro supporto e i sindaci veronesi: anche quest’anno ho convocato numerosi incontri in videoconferenza con i primi cittadini per confrontarci e risolvere alcuni aspetti pratici legati alla pandemia. La partecipazione media delle amministrazioni ha superato il 90%, un coinvolgimento che ci ha permesso di trovare soluzioni per innumerevoli aspetti del quotidiano dei nostri cittadini, dei Comuni, delle aziende”.

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