Autonomia. Pronta la legge quadro. Ora si va al vedo. Draghi la deve portare in Consiglio dei Ministri e poi in Parlamento 

Non facciamoci delle illusioni. Sono tanti quelli che mettono i bastoni fra le ruote. Ma dopo tanti anni d’attesa per avere l’autonomia, possiamo dire di non esserci mai stati tanto vicini. Merito di Zaia che c’ha creduto e che per dar forza all’istanza del Veneto ha addirittura messo in piedi un referendum. Ma della Gelmini, che come  Ministro per gli Affari Regionali, anziché ostacolare come i suoi predecessori, ha favorito il processo. E, va detto, della Lega, la cui presenza al Governo ha avuto il suo peso. Fatto sta che dopo l’incontro di qualche giorno fa fra il Ministro e i presidenti di Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Toscana e Liguria la legge quadro sull’autonomia sta per essere confermata nella sua struttura portante. Adesso è il Governo che si deve impegnare a portarla in Consiglio dei Ministri e quindi in Parlamento. 

Ed a coloro che presentano l’autonomia come la ‘secessione dei ricchi’ Zaia risponde che “questa non è la secessione dei ricchi, – ha concluso il governatore – ma la volontà di andare avanti con un progetto di modernità e di efficientamento del paese. Non si toglie niente a nessuno, piuttosto è una visione federalista del Paese rispettosa dalla Carta Costituzionale. S’invoca la Costituzione a ogni piè sospinto, ma quando si tratta di invocarla per l’autonomia, addirittura si protesta contro un progetto di autonomia previsto dalla Costituzione stessa”.

“Le materie devolvibili – ha precisato il Governatore del Veneto- saranno decise nel ‘contratto’ che ogni regione, come un abito sartoriale, firmerà con il governo. Quindi non c’è un documento che stabilisce le materie per tutte le regioni che chiederanno l’autonomia. Noi oggi stiamo discutendo, facendo le ultime limature, sulla legge-quadro, che fa da ‘cappello’ giuridico a quelli che saranno poi i singoli contratti”. 

I governatori hanno ribadito che la richiesta di autonomia rappresenta un’opportunità per l’intero Paese, favorendo l’accelerazione nella definizione sia dei fabbisogni standard che dei l Livelli essenziali delle prestazioni (Lep).

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail