Bardolino, sotto la Rocca riapre la chiesetta di San Pietro. Trovati i custodi e le “guide” per un gioiello del XII secolo

Parte il progetto del Comune di Bardolino per riaprire al pubblico la chiesa di San Pietro, un piccolo gioiello edificato ancor prima del Dodicesimo secolo ai piedi della Rocca di Garda e che dal 2012 è chiusa ai visitatori in seguito degli scavi archeologici che hanno portato alla luce i resti di una necropoli romana. L’amministrazione comunale del sindaco Lauro Sabaini, in collaborazione con il Centro Turistico Giovanile “El Vissinel”, ha deciso di ridare luce a questo tesoro nascosto, cercando l’alternativa migliore per offrirlo di nuovo alla visione del pubblico.

“Il patrimonio storico, artistico e architettonico di Bardolino è ampio e variegato ed è compito delle amministrazioni fare tutto ciò che è possibile per mettere a disposizione di cittadini e turisti tutto questo”, spiega Katia Lonardi, il vicesindaco che ha seguito l’iter per la riapertura. “Il problema è come sempre quello del personale che si deve occupare della sorveglianza e della gestione logistica di aperture e chiusure di questi beni, e su questo la collaborazione con le associazioni culturali è la soluzione che abbiamo trovato e che siamo pronti ad attuare”.

Nell’accordo tra Comune e CTG El Vissinel sarà compito dell’associazione aprire la chiesa nel periodo della stagione turistica, attraverso la pubblicazione di un calendario settimanale e mettendo a disposizione personale qualificato per fornire al pubblico anche informazioni storiche e artistiche sull’edificio. Il primo passo sarà quello di tenere tre incontri aperti al pubblico in cui verrà spiegato il progetto e verrà raccontata la storia della Chiesa di San Pietro: giovedì 16 e giovedì 23 febbraio dalle 20.30 nella Sala della Disciplina e domenica 26 febbraio alle 10 direttamente sul posto per una visita guidata. La chiesetta è situata in una bellissima posizione, come conferma la foto in alto, di Andrea Aberti da Google.

“Scopo di questi primi tre incontri è avvicinare la popolazione al progetto”, ha aggiunto l’assessore alla cultura Domenica Currò, “nella speranza che in futuro la stessa iniziativa si possa estendere anche ad altri luoghi di culto dalla grande rilevanza storica e di cui è costellato il territorio bardolinese. Luoghi che però sono visitabili solo dall’esterno per mancanza di personale dedicato”.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail