Altro aspetto contenuto nell’ordinanza riguarda i corsi di formazione: Comuni e servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali dovranno organizzare corsi di formazione, che il medico veterinario segnalerà ai proprietari di cani. Nell’interesse della salute e incolumità pubblica, il medico veterinario ha anche l’obbligo di segnalare all’Azienda sanitaria locale la presenza tra i suoi assistiti di cani che richiedono una valutazione comportamentale, perché di gestione impegnativa L’ordinanza prevede poi che a seguito di episodi di morsicatura, aggressione o sulla base di altri criteri di rischio i Comuni, su indicazione dei servizi veterinari, stabiliscano quali proprietari di cani hanno l’obbligo di svolgere i percorsi formativi. Come nelle precedenti ordinanze, viene confermato l’obbligo per i proprietari dei cani pericolosi di stipulare una polizza di responsabilità civile, nonché le limitazioni al possesso di questi animali da parte dei minorenni e dei soggetti con la fedina penale compromessa. Per quanto riguarda la tutela della salute degli animali, sono confermati i divieti di interventi chirurgici per scopi diversi da quelli di carattere sanitario e curativo. Il riferimento specifico è al taglio della coda, delle orecchie e alla recisione delle corde vocali, che possono innescare responsabilità penali previste dalla legge 189/2004 sul maltrattamento degli animali. Resta l’obbligo, generalizzato per chiunque porta a spasso il proprio cane, di portare con sè strumenti di pulizia atti a raccogliere le feci; norme, queste ultime, peraltro già contenute in molte ordinanze e regolamenti locali. In un prossimo futuro l’intera disciplina sarà però oggetto di un riordino complessivo, visto che lo scorso 26 luglio il governo ha licenziato un disegno di legge, incaricando proprio il ministero della Salute di arrivare ad una disciplina organica in materia di tutela dell’incolumità personale, relativamente alle aggressioni dei cani e di divieto di utilizzo e detenzione di esche o di bocconi avvelenati.
«Il nostro paese si rivela uno fra i pochi che ha la migliore legislazione sugli animali, ma è necessario che queste leggi e le loro conseguenti regole vengano applicate – dice Gia Zanghi’ – Lav di Verona Onlus – e vengano fatte rispettare dai cittadini. Perchè solo in tal modo questo stesso rispetto verra’ di riflesso esteso e trasmesso anche nei confronti degli animali.La nostra associazione da anni si batte per il riconoscimento e l’applicazione di queste leggi ed auspichiamo che l’ordinanza dia presto risultati visibili e tangibili. Ben vengano le regole riguardanti il possesso dei cani cosidetti “aggressivi” per tipologia e razza. Ma non dimentichiamo mai che un animale diventa aggressivo solo se lo si educa ad esserlo».





