Caro-bollette, Sboarina ribatte a Bertucco

E’ scontro al calor bianco fra Michele Bertucco e Federico Sboarina. Al primo che parla di scarica barile fra Palazzo Barbieri e AgsmAim, risponde il secondo: «Non tutta la sinistra è populista come il consigliere Michele Bertucco – dice il sindaco -. Sulla questione del caro bollette, gli sarebbe bastato ascoltare il sindaco di sinistra di Padova per evitare le sue solite sparate fumose e inutili. Concordo con Sergio Giordani, i Comuni non hanno le somme necessarie per intervenire in maniera significativa sulle bollette di famiglie e imprese. Si tratta di risorse enormi che solo il Governo può mettere a disposizione, se dovessero farlo i sindaci andrebbero inevitabilmente a tagliare altri servizi. Non c’è quindi nessuno scaricabarile fra Agsm-Aim e Comune, ma solo il lavoro congiunto per cercare di trovare una strada che possa essere concretamente e seriamente percorribile. E’ quello che stiamo facendo, ci stiamo confrontando e a breve incontrerò nuovamente i vertici della nostra municipalizzata. Il rincaro energetico colpisce tutti, lo stesso Comune ha un incremento di costo di quasi 6 milioni. Per risolvere i problemi servono quindi soluzioni vere, non parole al vento che forse non servono nemmeno al consenso elettorale. Non lasceremo soli i veronesi ad affrontare questa emergenza».   

Per Michele Bertucco, invece: «Il presidente Agsm-Aim Stefano Casali aveva invitato l’amministrazione a destinare all’emergenza caro-bollette parte o tutto degli utili Agsm 2021 (più di 20 milioni di euro) che lo stesso Comune ha chiesto di incamerare. Sboarina ha fatto cadere la questione nel silenzio e neanche Casali c’è più tornato. Questo tecnicamente è uno scaricabarile, dove ognuno finge di fare la propria parte a spese dell’altro ma i risultati non si vedono. Intanto le famiglie maggiormente in difficoltà spengono il riscaldamento per la paura di indebitarsi e per salvare la propria dignità. Temporeggiare di fronte a questa emergenza è subdolo oltre che crudele perché conferma la distanza dei palazzi della politica dalla condizione reale dei cittadini. Sappiamo benissimo che anche il meccanismo della rateizzazione non salva dall’accumulo di debiti e dal pericolo di vedersi staccare il gas. Nelle ultime interrogazioni e domande di attualità che ho rivolto all’amministrazione né l’assessore al Sociale Maellare né quello al Bilancio Toffali hanno saputo dire se ci sarà un intervento salva bollette».

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