Nuova sconfitta sul piano procedimentale per Area Srl, società titolare dell’ex cava Speziala: Michele Bertucco ha annunciato che la Commissione provinciale di Valutazione dell’impatto ambientale «Si è espressa contro la società che che da anni insiste con un progetto di discarica, pardon, di “rinaturalizzazione” sebbene il consiglio comunale di Verona si sia già chiaramente espresso per riportare “a verde pubblico” la destinazione urbanistica dell’intero sito. La commissione, riunitasi lo scorso 18 settembre, ha infatti chiarito che, anche senza contare la proposta di produzione di biomassa (che la società aveva ritirato), la proposta di disboscamento di 84 mila metri quadrati di bosco spontaneo, unitamente alla proposta di riempimento con rifiuti “a fine vita” e di ricomposizione delle scarpate, necessita di valutazione di impatto ambientale. Non è dunque sufficiente, come sostenevano i legali dell’azienda, una semplice autorizzazione edilizia per avviare i lavori.

Inoltre, come già nel parere dell’11 giugno scorso, la Provincia torna a sollecitare il Comune affinché definisca una volta per tutta la nuova destinazione dell’area, mettendo fine ad una vicenda assurda che si trascina avanti da anni. Ricordiamo infatti che durante la discussione della Variante 23, su proposta del sottoscritto, condivisa da tutti i capigruppo di maggioranza, il Consiglio comunale di Verona ha votato per riportare la destinazione urbanistica a “verde pubblico” in conformità al Pat. San Massimo e la terza Circoscrizione – conclude Michele Bertucco – hanno già dato, è tempo che le ex cave, per decenni oggetto di sfruttamento economico, ritornino ai cittadini sotto forma di verde urbano».