(di Bulldog) Per carità, io sono contentissimo di come è stato ricostruito il ponte sul Polcevera: quel ponte San Giorgio (mai più chiamarlo Morandi) che è nelle sue strutture portanti d’acciaio veronese e che in due anni ha sanato una ferita mortale. Ma son bastardo dentro e mi vengono spontanee due domande. La prima, ma Autostrade per l’Italia-ASPI (e quindi i Benetton che attraverso Atlantia sono i maggiori azionisti della società) un qualche conto lo pagherà mai? A parte le responsabilità penali in capo agli amministratori, c’è tutta la partita del risarcimento che Aspi deve allo Stato. Giuseppi ha chiesto 3,4 miliardi; i Benetton ne hanno messi a bilancio 2,9 raschiando fra le riserve e aprendo nuove linee di finanziamento nelle quali è entrata Cassa Depositi e Prestiti che ha come azionista lo Stato, ma usa i risparmi che gli Italiani hanno affidato alle Poste. Ad oggi, Aspi ha versato 350 milioni, la metà del costo della distruzione del vecchio ponte e della costruzione del nuovo. Altrettanti debbono arrivare a breve nelle casse del commissario – il sindaco di Genova – per pagare i fornitori. Altri soldi andranno alla manutenzione ed allo sviluppo delle infrastrutture.

Il punto è questo: com’è noto, Cassa Depositi e Prestiti deve entrare nel capitale di Aspi per estromettere i Benetton e per farlo deve valutare la redditività dell’investimento, dato che i soldi non sono suoi. Diventando azionista dovrà farsi carico del pregresso. Quindi: a) aumenteranno le tariffe autostradali altrimenti CDP non potrà remunerare il proprio investimento; b) sarà la “nuova” Aspi a pagare i prossimi risarcimenti e gli 8 miliardi di debiti che la “vecchia” Aspi lascia come eredità. Insomma, Benetton e gli altri attuali azionisti usciranno dalle leve del comando, ma pagheranno poco o nulla.

Seconda domanda: le autostrade sono un business complicato, ma nemmeno troppo. Ogni giorno incassano cash quattrini che poi servono per pagare stipendi, manutenzioni e nuove opere. Non sono in competizione con nessuno (d’altronde, da noi le merci viaggiano su camion per non far dispetto alla Fiat…) , vivono in un mercato protetto. La società di gestione, fondata nel 1950 e di proprietà dell’IRI, è stata la società di riferimento mondiale del settore, conquistando gare d’appalto in Europa e nel mondo, ed era persino leader negli Anni Novanta nei sistemi di pagamento telematici che sono arrivati nel resto d’Europa tre/quattro anni fa… Perché cazzo lo Stato le ha vendute per poi doversele ricomprare a così caro prezzo? L’IRI nel 1999 incassò una manciata di miliardi di lire – 13.800, quasi 7 miliardi € – finiti poi nel calderone del debito pubblico: non era meglio tenersi Autostrade e i suoi profitti? Ecco, più che i Benetton io metterei al gabbio chi quella società ha venduto loro…