Collettore del Garda, AGS fa ripartire i cantieri

Sono ripartiti i cantieri per la realizzazione del nuovo collettore del Garda. Azienda Gardesana Servizi, dopo la sospensione estiva dei lavori a tutela delle attività turistiche, ha dato avvio alla seconda tranche di interventi, lungo la passeggiata a lago tra Lazise e Castelnuovo del Garda.

Nello specifico, i cantieri interessano il tratto di collettore, sottostante la ciclopedonale, di 4 km che va dall’impianto di sollevamento di Villa Bagatta (Lazise) all’impianto di sollevamento di località Ronchi (Castelnuovo del Garda).L’intervento prevede la posa di 3,7 km di nuova tubazione a gravità. In parallelo vengono posati 4 km di nuove tubazioni in ghisa sferoidale, che rappresentano il primo tratto della tubazione in pressione che consentirà di trasferire i reflui da Brancolino di Torri del Benaco direttamente al depuratore di Peschiera del Garda. Il tutto ad una profondità che varia da un massimo di 6 metri ad un minimo di 2. Ad eseguire i lavori l’Impresa Edile Stradale Artifoni Spa che si è aggiudicata l’appalto del valore di circa 10 milioni di euro

Pertanto, la ciclopedonale, tra Lazise e Castelnuovo è chiusa al transito di pedoni e biciclette, e lungo il tracciato sono già presenti le indicazioni per percorsi alternativi. L’unico tratto di ciclopedonale che rimarrà aperto fino al 27 ottobre è quello tra località La Bosca e il camping Piani di Clodia, mentre rimarranno sempre accessibili il parcheggio e l’area pedonale e carrabile del Porto di Pacengo e l’area del chiosco La Bosca.I lavori del primo lotto funzionale del nuovo collettore del Garda saranno definitivamente conclusi entro Pasqua 2023, nel rispetto delle tempistiche programmate.

«Immediatamente al termine della stagione turistica – ha sottolineato il presidente di AGS Angelo Cresco – abbiamo ripreso i lavori con l’obiettivo di concluderli entro marzo del prossimo anno. Per quanto riguarda gli ulteriori finanziamenti per completare l’intero collettore, attendiamo la nascita del nuovo governo e, certamente, insieme ai nuovi parlamentari veronesi e bresciani riprenderemo i contatti perché è nostra intenzione non fare del collettore del Garda un’altra incompiuta. Cittadini e turisti dovranno affrontare piccoli disagi, ma abbiamo approntato, di concerto con i Comuni, percorsi alternativi per la ciclabile. Sono certo che avremo il supporto di tutti perché al centro di questo progetto c’è il lago di Garda, la tutela del suo ambiente e del suo ecosistema. Salvare il lago e renderlo il più pulito d’Europa è la missione che ci siamo dati».

Contestualmente, sono in corso di elaborazione i progetti esecutivi di due ulteriori lotti già appaltati da AGS e consegnati alle aziende vincitrici nello scorso mese di agosto. «I nuovi interventi – spiega il direttore generale di AGS Carlo Alberto Voi – riguardano il rifacimento del collettore nei tratti ‘Pergolana – Villa Bagatta’ e ‘Ronchi – Pioppi’, cioè a nord e a sud dell’attuale cantiere, e poi nel tratto ‘Navene – località Campagnola’, in Comune di Malcesine. La priorità, come sempre ribadito, è dismettere quanto prima tutte le condotte sublacuali dalle acque del Garda grazie alla realizzazione delle nuove tratte posate in terraferma, oltre a provvedere alla sostituzione di quelle già presenti in terraferma e ormai giunte a fine vita tecnica, rinnovando così l’intero sistema di collettamento dal punto di vista tecnologico e della funzionalità. I cantieri di questi ulteriori due lotti funzionali saranno aperti entro il prossimo mese di dicembre e le logiche realizzative ricalcheranno quelle già adottate per il primo stralcio, in quanto hanno dimostrato di poter conciliare le esigenze di cantiere con quelle degli stakeholder coinvolti da questo ambizioso progetto di riqualificazione ambientale».

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