A cento anni esatti dall’istituzione in Italia della Giornata dei diritti della donna, Fondazione Arena di Verona presenta un concerto straordinario realizzato dai complessi artistici areniani sotto la guida del direttore Chiara Casarotto. Si tratta di un programma elegante e vario che spazia dall’elegia romantica tedesca alla musica vocale inglese del ‘900 passando per raffinate pagine francesi. Dopo l’inaugurazione della Stagione Lirica affidata ad un team creativo interamente femminile, saranno protagoniste del concerto straordinario: soliste, soprani, mezzosoprani e contralti del Coro della Fondazione Arena, accompagnate dal Quartetto d’archi dell’Orchestra areniana con al pianoforte il maestro del Coro Ulisse Trabacchin.
“Questa iniziativa vuole essere di respiro internazionale, come il programma del concerto stesso – dichiara Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena – e lascia spazio a pagine e interpreti femminili. Noi in Fondazione abbiamo già concretamente dimostrato come sia possibile la parità di genere in proposte, qualità e competenze, sia nella Stagione Artistica del Teatro Filarmonico, sia all’Arena di Verona”.
L’impegno della Fondazione è quello di non spettacolarizzare ciò che ormai è una condizione normale: nel 2021. Infatti hanno debuttato a Verona quattro direttrici d’orchestra di prestigio, di età e provenienze diverse. Nel 2022 al Teatro Filarmonico altre due sono attese, accanto a tre registe alla firma di nuovi allestimenti. Il concerto straordinario sarà anche occasione per l’esordio sul podio veronese della giovanissima Chiara Casarotto, che afferma: “Il programma musicale è assolutamente inedito, frutto di una ricerca accurata nel non vasto né facile repertorio corale per voci femminili. Col maestro Trabacchin e il Coro della Fondazione, abbiamo creato un percorso cronologico coerente e godibile: sarà un’occasione unica di ascoltare musica rara, di alcuni dei più grandi autori fra l‘Ottocento e il Novecento, pressoché sconosciuta ma bellissima, affidata ad un organico raffinato e speciale nell’esplorazione di sonorità nuove e avvincenti”. Nell’ottica di offrire i tratti più efficaci e le atmosfere più rappresentative delle diverse culture musicali d’Europa di fine Ottocento, verranno eseguiti infatti il delicato Salmo di Rheinberger, unitamente ai seducenti colori dei coevi francesi: la notte misteriosa di Saint-Saëns, i maliosi fiori di Massenet, il Madrigale di Fauré. Si concluderà con la natura vista dal tardo-romantico inglese di Elgar e con un’autentica chicca di rara esecuzione: i Songs per 7 parti in cui l’originalissimo Holst esplora sonorità non tradizionali, artifici espressivi inusuali, dissonanze e armonie innovative, mantenendo sempre una cantabilità tipicamente britannica. Ad incorniciare il programma vi saranno alcuni brani più noti e amati dal grande pubblico: l’apice tardoromantico di Brahms, con la trascrizione del terzo movimento dalla Sinfonia n. 3, il duo per violoncello e pianoforte Après un rêve di Fauré e la celeberrima Meditation di Massenet dall’opera Thaïs per violino e pianoforte.
Per legge, l’accesso agli spettacoli è consentito esclusivamente agli spettatori muniti della certificazione Green Pass rafforzato e maschera Ffp2. Ulteriori informazioni sul sito alla pagina. https://www.arena.it/it/teatro-filarmonico/info-c