Covid: in calo il numero dei positivi giornalieri, ma i ricoveri superano il picco di marzo. Sboarina: veronesi corretti, ora nuove regole

Oggi in Veneto ci sono 37.920 persone isolate e 2.540 positivi in più rispetto a ieri. I ricoverati in ospedale per Covid sono 2395, 67 in più di ieri e i dimessi sono stati 36. In terapia intensiva i ricoverati sono 306 e nelle ultime 24 ore sono arrivati altri 9 pazienti. La somma dei ricoverati in ospedale ha superato oggi quella della prima ondata. Ieri sono morte altre 37 persone. I decessi totali sono 3258. A questi dati oggi Zaia ha aggiunto una statistica riguardante le morti da Covid. 434 sono state le morti in terapia intensiva, il 14% del totale. 1719, cioè il 56%, sono quelle avvenute in area non critica, il che significa che un decesso su due non è avvenuto in terapia intensiva. Nelle RSA sono morte 698 pari al 23%. A casa, ovvero dove sono rimasti i malati che non sono stati ricoverati perché terminali o in altre condizioni che non fornivano indicazione all’ospedalizzazione, sono decedute in tutto 465 persone.

Zaia si è poi soffermato sul problema che sta montando sulle vacanze invernali. Ha severamente disapprovato coloro che in una situazione così grave hanno il buon tempo di pensare di andare a sciare. “E’ anche una questione di rispetto per i medici che combattono il virus negli ospedali e che nn hanno certo il tempo di pensare alle vacanze di Natale!” ha ricordato il presidente. Ad ogni modo ha rilevato come ci sia la volontà politica di salvare l’economia della montagna. “Ma questo problema – ha precisato- dev’essere affrontato a livello europeo, ci vogliono regole comuni a carattere trans-fontaliero. Non avrebbe senso infatti chiudere a Cortina e che magari gli impianti fossero aperti a Kitzbuhel o a Garmisch. Significherebbe uccidere l’economia delle nostre montagne.”

Una precisazione più politica il Governatore l’ha fatta sui ristori ricordando che il Veneto è rimasto in zona gialla anche grazie ai sacrifici dei suoi operatori economici. Sarebbe assurdo e ingiustamente penalizzante che per questo venissero esclusi dai ristori che il governo dà alle zone rosse e arancioni.

Questa mattina, in Sala Blu, il Sindaco Federico Sboarina ha tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione Covid: “Questo fine settimana, coordinato dal comandante Altamura, ho girato per il centro e devo dire che le cose stanno andando bene e i cittadini hanno capito lo scopo dei provvedimenti e di evitare di creare situazioni complicate, E’ esattamente ciò che volevo”.
Controlli diversi, più dinamici, i Veronesi hanno capito che non bisogna affollare la città, per questo, nella ricerca di garantire l’aspetto sanitario e dall’altra parte fare in modo che la città non sia deserta, il sindaco Federico Sboarina ha deciso di concerto con il Comandante Altamura, il Questore e il Prefetto di cambiare la tipologia di controlli per non desertificate la città e permettere alla gente di usufruire di bar e negozi.
Prorogate di una settimana le ordinanze riguardanti l’accesso alla ZTL (dalle 10:00 alle 22:00), il divieto di stazionamento e i mercati.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail