L’Organizzazione Mondiale della Sanità, il massi o organo del pianeta per la sanità, ha dichiarato per la prima volta che la fine della pandemia è vicina. I dati provenienti da tutto il mondo sono confrontati. E la discesa dei contagi (-12,9%), dei ricoveri (-11.9% e meno 11,9%) e dei morti (-14,3%) continua anche in Italia: dati riferiti l’ultima settimana della Fondazione Gimbe (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze). C’è pero il timore da parte della Fondazione che la riapertura delle scuole che , dichiara sul suo presidente Cartabellotta ”nel vortice della campagna elettorale non ha ricevuto l’attenzione necessaria. Il piano predisposto per l’anno scolastico 2022-23 appare inadeguato non tanto per le misure previste, quanto per le raccomandazioni spesso generiche e, soprattutto, per le eccessive responsabilità scaricate sulle scuole, prive delle necessarie risorse e competenze sanitarie. Il rischio è quello di un impatto rilevante sulla circolazione virale e sulla salute pubblica, ma anche sui giorni di scuola perduti”. 

Un timore non infondato, dato che anche lo scorso anno la seconda ondata della pandemia è coincisa con l’inizio delle scuole. Sull’onda della normalizzazione si è preferito abbassare la guardia per tornare alle vecchia abitudini. Dire adesso se è giusto o sbagliato è difficile. Bisognerà vedere i numeri dei contagi fra un mese.