Da verona in Perù container con attrezzature per coltivatori di fagioli

Un trattore da 80 cavalli e una seminatrice pneumatica, oltre a varie attrezzature agricole e 50 computer. E’ quanto si trova nel container che le organizzazioni veronesi di Confagricoltura, C.I.A., Flai Cgil, Cooperativa La Mano 2 invieranno all’associazione di piccoli coltivatori di fagioli dell’associazione Aspromor, di Morropon (Perù) e alle scuole del territorio. I 500 coltivatori della piccola comunità rurale non dispongono infatti di alcuna [//]attrezzatura meccanica ed eseguono tutte le operazioni di coltivazione manualmente; inoltre nessuna delle scuole locali ha a disposizione dei pc. Il container è partito dal porto di Livorno a fine settembre e arriverà a Lima dopo 25 giorni, poi verrà trasportato per 1.500 chilometri fino a destinazione, nell’area al confine con l’Equador. Gli enti veronesi che hanno organizzato la spedizione andranno in sopralluogo a fine dicembre. Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa in Provincia hanno partecipato, l’assessore provinciale all’agricoltura Luigi Frigotto, il Presidente provinciale Cia Michele Pedrini, Paolo Seghi, rappresentante sindacale Flai Cgil, Giorgio Savio, Presidente coop La Mano 2 e il coordinatore del progetto Biodiversità-Perù Giambattista Polo, il quale ha sottolineato che: “Le attrezzature agricole donate alla comunità di Morropon non concorreranno soltanto ad alleviare la fatica, ma anche a stabilizzare le produzioni garantendo un adeguato approvvigionamento alimentare per l’ autosostentamento, consentendo di riversare una parte del prodotto sul mercato.” L’iniziativa solidale da parte delle associazioni Veronesi è un ulteriore passo nella collaborazione, iniziata tre anni fa, sui temi della biodiversità, che coinvolge alcune università del Perù, come la facoltà di sviluppo agrario di Sant Antonio Abad del Cusco, le municipalità, le associazioni di agricoltori e le comunità andine; si basa su protocolli d’intesa, già firmati, dove in cambio dell’aiuto fornito si definiscono comuni profili delle attività di ricerca e di conservazione abbinate ad un costante scambio di informazione delle specie coltivate o allevate dai coltivatori locali. L’assessore provinciale Frigotto ha sottolineato come l’agricoltura sia sempre più spesso adottata come veicolo di solidarietà. “In questo caso – ha detto – il progetto realizzato da varie realtà veronesi intende offrire un valido aiuto per gli agricoltori con meno possibilità e che hanno come unico sostegno la propria manodopera”. Il Presidente C. I. A. Pedrini da parte sua ha ribadito come: “Preservare le diverse forme di agricoltura serva sia per il presente sia per il futuro. Bisogna però stare attenti a non creare dei danni, ma fornire un aiuto giudizioso, mantenendo un equilibrio ambientale – sia nella coltivazione sia nell’allevamento – altrimenti si rischia di compromettere il territorio che si voleva salvaguardare”. Gli ha fatto eco il coordinatore progetto Polo: “Tanto più saranno garantite adeguate condizioni di lavoro della terra che, pur avvalendosi delle nuove tecnologie siano rispettose delle pratiche di coltivazione acquisite e tramandate nel corso dei secoli dalle popolazioni rurali peruviane, quanto più si garantirà la biodiversità di specie animali e vegetali che sono il frutto di una lenta e progressiva selezione del lavoro dei coltivatori. L’emigrazione verso la città, con conseguente spopolamento dei territori più isolati e difficili orograficamente, dove tuttavia si trova la maggiore ricchezza del patrimonio ancestrale delle specie di patate, mais, zucca, pomodoro; i rapidissimi cambiamenti climatici delle aree andine; i reiterati tentativi di voler brevettare ciò che è frutto del lavoro dei coltivatori peruviani, sono tutti aspetti che motivano l’impegno delle organizzazioni veronesi di Confagricoltura, C.I.A.,Flai Cgil, Cooperativa La Mano 2, a sostenere le comunità rurali soprattutto nelle situazioni più sensibili e ricche di biodiversità.” Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail