Dino Limoni, ritratto di una classe dirigente che non c’è più

(di Stefano Cucco) I figli raccontano il loro padre Dino Limoni attraverso un volume bibliografico intitolato “Dino Limoni. Un cattolico in politica” (verrà presentato questa sera al Teatro Salieri alle ore 20,45). Si tratta di un testo dedicato più all’uomo, che non al politico e amministratore, quello che Flavio e Lelio Limoni hanno voluto dedicare al loro padre. Preside del Liceo Cotta e assessore alle finanze di Legnago, Dino Limoni venne eletto alla Camera nel 1958 con la Dc, quindi nel 1963, nel 1968 e 1972 al Senato, dove fu segretario della Presidenza del Senato dal 13 maggio 1970 al 24 maggio 1972, sottosegretario di Stato per la pubblica istruzione dal 7 agosto 1969 al 26 marzo 1970 (Governo Rumor) e Questore del Senato dal 26 maggio 1972 al 4 luglio 1976.

Ne è uscito un libro che è anche un romanzo familiare, un ritratto di una famiglia numerosa, povera ma dignitosa, come lo erano tantissime famiglie della Legnago di allora. Pochi mezzi, ma tanta voglia di vivere. Un libro che ripercorre tutte le tappe della vita di Dino Limoni a partire dalla sua infanzia, dalla formazione della famiglia, dagli studi fatti fino all’insegnamento nelle scuole. Il libro racconta il suo ruolo di preside del liceo classico “Giovanni Cotta”, la passione per la politica che lo porta ad essere anzitutto amministratore e sindaco di Legnago e successivamente parlamentare nel collegio di Verona Pianura. “Il libro è stato scritto per quanti lo hanno conosciuto“, spiegano Flavio e Lelio Limoni, “e per aggiungere particolari inediti che ne completassero la figura. Ma è stato scritto in particolare per quanti non lo hanno conosciuto, pensiamo alle nuove generazioni perché sappiano chi era la persona alla quale la comunità legnaghese ha intitolato il secondo ponte sull’Adige e l’aula magna del liceo Cotta. Insomma, per conoscere l’uomo, cosa ha fatto e perché“.

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