(di Gianni Schicchi) Nuovo evento, il settimo, della stagione sinfonica organizzata dalla Fondazione Arena al Teatro Filarmonico, domani sera (ore 20 per il turno A degli abbonamenti) e replica sabato alle 17 (per il turno B). Ne saranno protagonisti: l’oboista Francesca Rodomonti ed il direttore Pietro Rizzo che torna sul podio per sostituire il previsto collega Marco Guidarini.

Il programma è imperniato su due lavori di Richard Strauss, mai eseguiti al Filarmonico: le musiche di scena de “Il Borghese gentiluomo” e il “Concerto in re maggiore” per oboe e piccola orchestra, scritto da Strauss in circostanze amichevoli, ma decisamente anomale: fra i soldati alleati di stanza a Garmisch nella Germania occupata del 1945, dove vi era di stanza il grande John de Lancie, oboista dell’Orchestra di Pittsburgh. Solista del concerto odierno sarà la giovane Francesca Rodomonti, attualmente primo oboe dell’Orchestra areniana, al debutto in questo ruolo nella stagione artistica.

La riduzione del Borghese gentiluomo di Molière, curata da Hugo von Hofmannsthal e corredata dalle musiche di Strauss, fu rappresentata il 25 ottobre 1912 a Stoccolma, insieme con la prima versione dell’Arianna a Nasso – terzo frutto della collaborazione del compositore con Hofmannsthal – di cui costituiva il prologo. Dato l’esito poco felice di questo ibrido spettacolo, i due autori decisero poi di separare le sorti dei due lavori. Nel 1916 Arianna a Nasso fu riveduta e corredata di un prologo originale, mentre nel 1918 il Borghese gentiluomo fu portato da due a tre atti, con i numeri della partitura che salivano da otto a diciassette, poi ridotti a nove, nella Suite che Strauss ne trasse nel 1917. Ne sortì un brano di grande fascino ed eleganza, che nel suo carattere di pastiche stilistico – evidente anche nella scelta dell’organico, aperto ad accogliere uno strumento moderno come il pianoforte – configura una sorta di personale neoclassicismo, sia pure in una accezione eminentemente letteraria. Un coltissimo esotismo cronologico sembra informare questa musica, fin dall’Ouverture, che consta di un Molto allegro in 4/4 e che dopo aver introdotto la figura del protagonista, sfocia in una piccola aria, nella Suite affidata all’oboe.   

Proseguono per la Stagione Artistica 2022 le iniziative di Arena Young, rivolte a studenti e personale di scuole, università, accademie. Per ogni appuntamento è confermato il Ritorno a teatro: un percorso di avvicinamento all’opera e alla musica sinfonica proposto dalla Fondazione Arena di Verona. Il mondo della Scuola potrà assistere alle rappresentazioni in cartellone al Teatro Filarmonico, con l’opportunità di partecipare ad un Preludio, un’ora prima dello spettacolo. Sarà un momento di approccio al linguaggio musicale, che avrà luogo nella attigua Sala Maffeiana. Per il 7° concerto sinfonico è possibile partecipare al Preludio venerdì 29 aprile alle 19. Informazioni: scuola@arenadiverona.it – tel.045 8051933 (Ufficio Formazione).