Donazzan. Gli Sms per comunicare la sospensione del reddito di cittadinanza? Li hanno sempre usati sia Conte che Draghi.

Il fatto che certa sinistra si scandalizzi per l’arrivo della comunicazione di sospensione del sussidio del reddito di cittadinanza tramite sms è pura ipocrisia. Ciò in quanto le convocazioni e le varie comunicazioni ai percettori sono sempre avvenute tramite un messaggio sul telefonino sia dal Governo Conte che dal Governo Draghi.

La comunicazione tramite sms è pratica consolidata, indignarsi per questo è ipocrita, soprattutto perché si tratta di una notizia già nota a tutti gli italiani a seguito della legge di bilancio approvata a fine 2022”.

Lo dichiara l’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione del Veneto Elena Donazzan, nel suo ruolo di responsabile nazionale del Dipartimento Lavoro e Crisi aziendali di Fratelli d’Italia.

Il reddito di cittadinanza è stato sin dall’inizio diseducativo.

È irresponsabile che certa sinistra parli di rischio di conflitto sociale in seguito alle comunicazioni della fine del sussidio del RdC. Il reddito di cittadinanza era una promessa elettorale del M5S non sostenibile sin dall’origine, accettato dal Pd durante il Governo Draghi.

Il RdC è stato sin dall’inizio diseducativo, illudendo una parte della popolazione italiana che non occorreva fare proprio nulla perché bastava stare a casa e aspettare la “paghetta” di Stato. La sua introduzione è stata la risposta sbagliata ad un bisogno esistente di sostegno dei più fragili e di accompagnamento al lavoro anche attraverso la formazione di persone che sono occupabili.

Questo è invece l’approccio corretto portato avanti del Governo Meloni”.

Donazzan invita l’opposizione alla responsabilità:

Lanciare la preoccupazione del rischio di disastro sociale significa indirettamente alimentare la tensione, cosa che nessun politico mai dovrebbe fare. Stiamo parlando di temi molto delicati che non vanno strumentalizzati.

Dobbiamo riorientare il messaggio: aiutare le persone significa accompagnarle verso il lavoro dando loro gli strumenti per raggiungere l’autonomia economica, anche attraverso percorsi di formazione professionale, come previsto da Fratelli d’Italia.

Stiamo parlando di persone che sono nelle condizioni di poter lavorare, chi non può lavorare e si trova in una situazione di fragilità anche economica viene aiutato con l’Assegno di Inclusione.

Erano tutte cose già note, ufficializzate nel dibattito politico e formalizzate prima con la legge di bilancio e poi con il Decreto Lavoro. È triste e preoccupante che questa opposizione, che non sa più a cosa appigliarsi, usi la provocazione e la propaganda”. 

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