Fondazione Cariverona e il nuovo sviluppo del territorio: quattro progetti per il ripopolamento e la rivitalizzazione

Fondazione Cariverona ha deliberato per il territorio scaligero il sostegno a quattro dei 15 progetti arrivati in risposta alla prima edizione del bando Nuovo Sviluppo, tenendo in considerazione la qualità dei contenuti proposti e utilizzando le risorse disponibili per 1,3 milioni, di cui quasi un terzo, 361 mila euro, per Verona. Il risultato in termini di partecipazione ha registrato richieste complessive per circa 3 milioni, con la presentazione di 36 progetti. Gli interventi selezionati verranno ora sostenuti in tutte le cinque aree nelle quali la Fondazione è operativa.

“Valorizzare le potenzialità inespresse delle nostre comunità locali, coinvolgendo le giovani generazioni è uno degli ambiziosi obiettivi del bando Nuovo Sviluppo”, evidenzia il presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco, “che agisce concretamente investendo nella realizzazione di percorsi innovativi, diretti alla rigenerazione e valorizzazione delle aree interne dei nostri territori”.

Il bando Nuovo Sviluppo per il rilancio delle aree è diretto a promuovere iniziative che siano in grado di innescare o rafforzare progetti o programmi di sviluppo territoriale di zone interne, a partire dallo specifico e identitario patrimonio culturale, naturalistico, colturale e sociale che le connota. La Fondazione affianca azioni e progetti sperimentali e innovativi capaci di attivare dinamiche di progressivo popolamento, ripopolamento e rivitalizzazione di aree marginali oppure periferiche.

Sono considerati soprattutto i progetti collocati in questi ambiti: valorizzazione delle risorse naturali, culturali, sociali, storiche e artistiche del territorio, promozione di turismo sostenibile anche in ottica di destagionalizzazione, valorizzazione di sistemi agro-silvo-pastorali della tradizione, rivitalizzazione anche in chiave innovativa del saper fare e dell’artigianato e della produzione locale con attenzione alle giovani generazioni. Ed ecco una scheda sintetica dei progetti selezionati per Verona.

Comune di Cazzano di Tramigna, contributo di 81.600 euro al progetto “La via dell’iris in Val Tramigna: recupero e rilancio di una coltura per la valorizzazione del territorio”. Primo obiettivo è la realizzazione del percorso tematico La Via dell’Iris, che partendo dall’Abbazia di Villanova a San Bonifacio risale la Val Tramigna fino a Campiano e poi alla parte più alta della valle, raggiungendo il capitello di Sant’Anna a Tregnago e quindi terminando a Tregnago stessa. Il modello si propone come una fruizione “lenta” del territorio, facilitata dalla mancanza di strade importanti e della presenza di numerose contrade, in cui l’Iris possa divenire “simbolo territoriale”. Ci si propone anche di valorizzare la coltura dell’Iris, che grande importanza ha rivestito in passato in questi luoghi, attraverso la diffusione e la propagazione della specie non solo lungo il percorso della via dell’Iris ma anche in varie zone della Val Tramigna.

Film Festival della Lessinia – Associazione Culturale, contributo di € 90 mila euro al progetto “Radici e Fronde”, che intende valorizzare la bellezza della Lessinia da un punto di vista naturalistico, culturale e della qualità della vita. Sono previste attività per far conoscere e far prendere coscienza del valore di questa terra. Gli abitanti potranno contribuire a promuovere il territorio, guidati da esperti, creando strumenti innovativi, partecipati e generativi. Si intende poi informare e accompagnare gli abitanti delle contrade nello sviluppo del settore, con una attenzione anche alle potenzialità di inclusione lavorativa anche delle persone fragili che lo abitano.

Humanitas ACT – APS di Verona, con un contributo di € 90.700 euro al progetto “Sulle tracce di Dino Coltro alla scoperta della Pianura Veronese”. Coltro è una figura caratteristica della nostra terra, scrittore e poeta la cui ricerca ha avuto come oggetto i paesaggi, i mestieri, le antiche tradizioni popolari venete. Attraverso la valorizzazione del suo importante archivio verrà data una nuova lettura al patrimonio immateriale (i saperi, le tradizioni della civiltà contadina), materiale (attrezzi agricoli, ville, chiese, corti rurali, mulini e manufatti idraulici) e naturalistico alla cava rinaturalizzata di Ronco all’Adige e lungo la Ciclovia Adige Sud, le sue golene e alcune zone interne lungo i corsi d’acqua. La riscoperta del territorio e la sua promozione avverranno offrendo a cittadini e visitatori un percorso fruibile in modo ecosostenibile, accessibile e adatto a tutti, anche con percorsi esperienziali specifici sugli aspetti naturali, storici e culturali dei luoghi coinvolti.

Pro Loco di Ferrara di Monte Baldo, con un contributo di € 98.800 euro per la realizzazione del progetto BaldOutdoor per valorizzare il Monte Baldo come polo prealpino del turismo all’aperto. Il progetto vuole faborire lo sviluppo sostenibile sul Baldo a partire dalle risorse ambientali e culturali attraverso una piattaforma (reale e digitale) dedicata al territorio e all’attività che ospita, oltre all’organizzazione di un presidio informativo e di intervento sul territorio e al coinvolgimento di enti pubblici e privati, residenti, villeggianti e visitatori per favorire iniziative economiche stabili nel Comune caratterizzate il più possibile da modalità sostenibili sul piano ambientale e sociale.

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