Franco Zeffirelli e l’Arena, questo è il sottotitolo della stagione, interamente dedicata al regista fiorentino, che firmerà tutti i titoli in cartellone: Turandot di Giacomo Puccini (18 giugno; 1, 16, 24, 30 luglio; 13, 20 agosto), Aida di Giuseppe Verdi (19, 25 giugno; 3,8,13,18,22,25,27,31 luglio; 8, 10, 15, 17, 22, 26, 29 agosto), Madama Butterfly di Giacomo Puccini (26 giugno; 2, 9, 14,17, 21, 28 luglio, 6 agosto), Carmen di Georges Bizet (10, 15, 20, 23, 29 luglio; 12, 18, 21, 24, 27 agosto), Il Trovatore di Giuseppe Verdi (7, 11, 14, 19, 25, 28 agosto). Nuovo è l’allestimento di Turandot, ideato appositamente per quest’edizione del festival; le altre quattro mises en scène (Aida, Madama Butterfly, Carmen, Il Trovatore) sono riprese di già famose produzioni, che in passato hanno portato record d’incassi per il palcoscenico operistico più grande al mondo. [//]Così lo stesso Franco Zeffirelli rammenta la sua prima Aida, allestita nel 2002: «Fu, forse, la più grandiosa Aida mai vista sul pianeta, come scrisse qualcuno, ma al tempo stesso molto diversa da tutto quello che avevo mai fatto fino ad allora. L’intero allestimento era una sorta di grandiosa macchina delle sorprese, realizzata interamente in metallo dorato, su cui le luci rimbalzavano in modo sempre sorprendente. Il pubblico ne fu sbalordito. Dopotutto ‘lo scopo del poeta è stimolare la fantasia, e suscitare meraviglia, sorpresa e sogni’. […] Il pubblico è molto esigente e proviene da tutta Europa, in pellegrinaggio per portarsi a casa esperienze memorabili». È la prima volta che l’Arena di Verona dedica un’intera stagione ad un unico artista ed è la prima volta che Franco Zeffirelli riceve un simile riconoscimento da un teatro.