GALBIERI: IL VELOCISTA DI BUSSOLENGO È PRONTO A SPRINTARE AI MONDIALI DI ATLETICA DI BELGRADO

(di Matteo Zanon) Si dice che l’emozione non ha voce. Eppure, per il ventinovenne Giovanni Galbieri (medaglia di bronzo ai mondiali Allievi nel 2009 a Bressanone e Campione Europeo under 23 nel 2015) ce l’ha eccome. Una voce calda, intensa che riempie i cuori. Il giovane cresciuto a Bussolengo, dopo aver migliorato il personale ed essere arrivato secondo al fianco di Jacobs ai campionati italiani di Ancona, è pronto a volare a Belgrado dove si svolgeranno, dal 18 al 20 marzo, i mondiali indoor di atletica leggera. Galbieri scenderà in pista nei 60m sabato 19, con le batterie al mattino (10.45), le semifinali nel tardo pomeriggio (18.40) e la finale in prima serata (21.20). Per l’atleta dell’Aeronautica Militare si tratta di un ritorno con la maglia azzurra (dopo sei anni) che mette i brividi e che vorrà sicuramente onorare al meglio.

Giovanni, con la partecipazione ai Mondiali indoor in Serbia ritorni in nazionale dopo sei anni. Che effetto fa?

L’effetto è quello di tornare con la fidanzata che ti ha lasciato tanto tempo fa ma che tu segretamente hai sempre amato. Scherzi a parte è davvero una grande gioia, è la mia prima manifestazione mondiale assoluta, una grande soddisfazione.

Di atleti italiani ai nastri di partenza dei 60m sarete tu e il campione olimpico Jacobs. Di recente hai gareggiato al suo fianco ai campionati italiani di Ancona. Non ti tremavano le gambe?

La gara è stata nervosa ma più per quello che mi giocavo personalmente. Jacobs è due volte campione olimpico, fa un altro sport, quello che ho voluto fare è stargli il più vicino possibile per più metri possibili. D’altra parte, ho qualche anno di esperienza e ho retto bene la tensione.

Proprio ad Ancona sei arrivato secondo dietro a Jacobs e in batteria hai migliorato il tuo personale, portandolo a 6″60. Possiamo dire che arrivi ai mondiali in un ottimo stato di forma?

Ho corso 6″60 alla mia gara d’esordio il 23 gennaio, poi 3 gare tutte sotto lo standard di partecipazione ai mondiali. Ho lavorato bene, trasferirmi a Formia ed allenarmi con continuità al centro olimpico è stata una scelta azzeccata, col senno di poi avrei dovuto farla qualche anno fa. Sono concentrato e voglio far bene ai mondiali, mi sento bene.

Hai vissuto degli anni non facili dal punto di vista atletico. I mondiali potrebbero diventare la definitiva svolta della tua carriera?

Magari non la svolta, ma un’iniezione di fiducia, di consapevolezza nei miei mezzi. Oggi è difficile affermarsi nella nostra disciplina, siamo in tanti e tutti agguerriti. Credo che in vista dei 100 metri questa sia una tappa fondamentale, anche per migliorare la mia posizione nel ranking.

La concorrenza sarà spietata ma qual è il tuo obiettivo per questa edizione dei mondiali indoor?

Il mio obbiettivo è entrare in semifinale e provare ad attaccare il mio personal best. Non sarà semplice ma questo è il gioco.

Oltre a essere un velocista sei anche un cantante. La musica ti aiuta a scacciare le tensioni delle corse e a fermare la mente?

Si, è la mia più grande passione, più dell’atletica leggera. Scrivere e suonare mi aiutano ad esprimere me stesso, le mie emozioni e sensazioni e perché no a ritrovare una centratura nei momenti più duri.

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