Giro di vite sulla sicurezza stradale. Aumento dei controlli per beccare chi guida sotto l’effetto di alcol o droga, casco per i ciclisti e targa per i monopattini

I Ministri del’Interno, dei Trasporti e il Capo della Polizia hanno fatto un ‘focus’ sulla situazione della sicurezza stradale. Troppi incidenti continuano ad essere provocati dalla guida in stato di ebrezza o, peggio ancora, sotto l’effetto dio sostanze stupefacenti. Non solo. E’ stato anche affrontato il problema delle biciclette e dei monopattini che sono un ulteriore motivo di insicurezza per la circolazione. Per le biciclette il tema è stato la sicurezza del ciclista stesso. Troppe caduto sono causa di traumi cerebrali e questo sta orientando il Ministero a introdurre l’obbligo del casco anche per i ciclisti. Non è certo il casco di chi va in moto, ma un caschetto più leggero che comunque preserva chi va in bici dal rischio di un trauma cranico grave. Per i monopattini, che oltre ad essere un elemento nuovo per il codice della strada lo sono anche per la sicurezza stradale, è allo studio l’introduzione dell’obbligo della targa e del casco, in modo che si possa porre un freno all’indisciplina generalizzata di quelli che lo usano commettendo infrazioni su infrazioni e lasciandoli abbandonati dove capita.

La riunione “è stata l’occasione- afferma il Mit in una nota – per fare il punto della situazione su incidenti, funzionamento della patente a punti, sulla necessità di coinvolgere maggiormente le scuole in attività di informazione e prevenzione, anche con la possibilità di attribuire crediti scolastici. È stato deciso un incremento dei controlli, anche nelle fasce notturne”. “Tra i temi discussi, la necessità di un ulteriore giro di vite nei confronti di chi provoca incidenti stradali sotto l’effetto di alcol o droga – viene spiegato – Focus particolare su monopattini e sulle strategie per la tutela dei ciclisti. Nel primo caso, è sul tavolo l’idea di rendere obbligatorie targhe e casco. A gennaio verrà convocato un tavolo con i tecnici per stilare le proposte normative e regolamentari. Il tavolo sarà allargato, poi, ad altri soggetti come il ministero della Giustizia”.
   

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail