Green Pass, questa la ricetta di Contec AQS per la gestione di eventi in presenza

Cresce l’impatto della cosiddetta “variante Delta” sulla popolazione italiana, soprattutto tra le fasce più giovani di cittadini. Sono 5057 i positivi ai test individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute. Ieri erano stati 4259, l’altro ieri 3.558. Sono invece 15 le vittime in un giorno. Il tasso di positività è del 2,3% (ieri 1,8%). Numeri ancora contenuti, ma preoccupa il tasso di crescita ha mobilitato anche il Governo. Entrerà in vigore, infatti, da lunedì 26 luglio, l’obbligo del Green Pass non solo per recarsi, ad esempio al ristorante al chiuso, ma anche per partecipare a eventi, manifestazioni, convegni e tutti quegli appuntamenti che sono a rischio assembramento. Scenario che preoccupa anche gli enti organizzatori (Comuni, pro loco, aziende, associazioni) che per questa estate 2021 hanno già pianificato, o vorrebbero pianificare, un calendario di iniziative che proprio per queste ultime restrizioni potrebbero subire delle variazioni.

Contec AQS, società veronese del Gruppo Contec che si occupa di sicurezza nei luoghi di lavoro, qualità e ambiente, si occupa in prima linea, e a tutto tondo, della gestione della sicurezza degli eventi, e nell’ultimo anno e mezzo, quando è stato possibile riprendere con le manifestazioni, integrandola con l’applicazione dei Protocolli anti diffusione e anti-contagio Covid-19.

«In queste ultime settimane abbiamo affiancato, ad esempio, ACI Verona per la gestione della sicurezza del suo evento “Aspettando la 1000 Miglia 2021”, che si è svolto in Piazza Brà lo scorso 19 giugno. – spiegano l’arch. Ir. Giovanni Bauleo e l’arch. Anna Campostrini di Contec AQS – Nello specifico abbiamo curato l’elaborazione grafica del lay-out delle aree evento, con l’analisi dei flussi e la progettazione degli aspetti Safety, cioè dei dispositivi, e le misure strutturali a salvaguardia dell’incolumità delle persone. In secondo luogo è stata elaborata e condivisa con gli enti competenti la Relazione Tecnica di Pubblica Sicurezza specifica dell’evento ed è stato fornito il supporto per la gestione della sicurezza dei lavoratori di tutte le imprese esecutrici, in fase di allestimento e disallestimento».

«Il 24 luglio a Lazise si svolgerà l’85° edizione del “Palo della Cuccagna del Cadenon”, organizzato dal Comune al Porto Vecchio. Anche in questo caso è stata necessaria un’elaborazione della Relazione Tecnica di Pubblico spettacolo e le misure di sicurezza contenute nel Protocollo anti-contagio e anti diffusione Covid-19 specifico dell’evento. – proseguono Bauleo e Campostrini – A questo si aggiungono il Piano di Gestione Emergenza e la relativa planimetria.

Anche per l’evento istituzione di Lendlease, svolto nel mese di maggio a Milano, sono stati gestiti gli aspetti relativi al Protocollo anti-contagio e anti diffusione Covid-19 sia in fase preliminare di progettazione con l’elaborazione grafica sul lay-out di evento, sia in fase di evento mediante la presenza in loco di un tecnico Contec Aqs per la verifica dell’attuazione di tutte le prescrizioni previste all’interno del Protocollo specifico».

«Le principali criticità riscontrate in questi mesi dai nostri committenti (sia privati che pubblici) nell’organizzazione di eventi quali convention, congressi, eventi privati, eventi istituzionali, manifestazioni sportive, feste di paese, eventi musicali, riguardano principalmente la possibilità o meno di programmare o addirittura di svolgere l’evento, oltre che da un punto di vista che riguarda la sostenibilità economica, anche per l’applicazione dei Protocolli Covid-19 che non è di semplice gestione e attuazione. – aggiunge il Direttore d’Area Verona di Contec AQS arch. Massimiliano Gagliardi – L’analisi di un evento deve tener conto innanzitutto di una verifica della fattibilità stessa dell’evento, della progettazione della sicurezza con la redazione del Protocollo Convid-19 e, infine, la gestione della sicurezza sia in fase di allestimento che durante le fasi di svolgimento e chiusura».

«È bene precisare che nell’ultimo periodo, con l’aumento di casi di contagio dovuto alla diffusione della variante Delta, sono subentrati altri aspetti che intervengono nella fase di individuazione della location dell’evento, – prosegue – come ad esempio la possibilità di prediligere spazi all’aperto, piuttosto che luoghi al chiuso, e la scelta della location in funzione della capacità massima di persone nei locali, con la rigida regolamentazione dei flussi di entrata e uscita nell’evento, calcolando dimensioni delle vie di esodo, presenza di presidi di emergenza e indicazioni di capacità massime di presenza nel locali».

«L’introduzione del Green Pass per partecipare agli eventi aggiunge un adempimento ulteriore per gli organizzatori che tuttavia può essere ben integrato e complementare all’iter e agli standard prima descritti. – conclude Massimiliano Gagliardi. – Vorrei sottolineare che nell’affiancamento di realtà come la nostra al Committente, non solo c’è una verifica in loco del rispetto delle prescrizioni di sicurezza definite dalla normativa vigente, tutelando la sicurezza fisica delle persone coinvolte, ma si sgrava il Committente stesso dalle responsabilità penali e civili (e pecuniarie) che potrebbero sorgere nella gestione complessiva della manifestazione».

Al tema sicurezza si affianca quello della sostenibilità: nel 2009 lo United Nations Environment Programme ha definito l’evento sostenibile come quello «ideato, pianificato e realizzato in modo da minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e da lasciare un’eredità positiva alla comunità che lo ospita». Fra le buone prassi il riferimento è la ISO 20121, la norma che definisce gli standard internazionali a cui ci si deve attenere al fine di vedere certificato il proprio evento come sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico nelle fasi di progettazione, gestione e realizzazione. La norma è applicabile a qualsiasi tipo di evento, location o servizio collegato.

«Contec AQS può affiancare le organizzazione per raggiungere certificati distinti per fasi o raggiungere un’unica certificazione per comunicare in modo efficace e con “zero” rischi di green washing» concludono l’arch. Ir. Giovanni Bauleo e l’arch. Anna Campostrini.

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