I “Centri Anziani” riaprono con l’obiettivo di diventare spazi di aggregazione per bimbi e famiglie

Dopo due anni di chiusura tornano in attività i “Centri Anziani Protagonisti nel Quartiere” come ‘Centri di Comunità’. Una nuova mission: diventare punti di riferimento per tutta la popolazione, dove anziani, bambini e famiglie stanno insieme con proposte e iniziative gratuite. Un servizio di cui si sentiva forte la mancanza, come evidenziato dalle tante richieste giunte agli uffici comunali. I ‘Centri’ saranno dedicati allo sviluppo di azioni di welfare di comunità, strutture polifunzionali di promozione sociale e culturale, attente allo sviluppo di attività intergenerazionali e rivolte in in particolare a chi risiede nel quartiere in cui il ‘Centro’ è presente. Le attività previste nella nuova Convenzione, di durata triennale, sono sostenute dal Comune con un finanziamento annuo di 200.000 euro

. I Centri saranno aperti per 5 giorni a settimana, verranno programmate attività gratuite diversificate e specifiche, che si articoleranno in: attività ricreative, come giochi di società e passatempi collettivi, laboratori creativi manuali, con l’obiettivo di stimolare e mantenere le abilità manuali e favorire la socializzazione, intrattenimento e attività di animazione sociale. Attività socio-culturali, come conferenze e dibattiti, corsi di formazione/informazione, visite e gite guidate, eventi culturali, sportello di segretariato sociale per supporto digitale. Attività di prevenzione socio-sanitaria, come corsi di varie discipline per favorire il movimento (cammino, ginnastica, danza, ecc), prestazioni di prevenzione sanitaria (misurazione della pressione arteriosa e della glicemia), incontri informativi su tema del benessere, della salute e dell’alimentazione, sensibilizzazione su tematiche ambientali. Gli enti gestori saranno supportati nello svolgimento delle attività dalla Coop. Aribandus, con Sol.Co Verona S.C.S.C. e il Centro Servizi Volontariato, che li accompagneranno nel processo di trasformazione da ‘Centri Anziani’ a ‘Centri di Comunità’.

Prima circoscrizione: Centro ‘Santa Toscana’ in via Santa Toscana 9, gestito da Fevoss Verona Santa Toscana OVD. Centro ‘Dell’Isolo’ in via Interrato dell’Acqua Morta 54, gestito da associazione Pro Senectute OVD. Centro ‘Massimo D’Azeglio’ in Circonvallazione Maroncelli 8/b, gestito da Anteas “La Rete” APS.
Seconda circoscrizione: Centro di Parona in Largo Stazione Vecchia 16, gestito da Spazio Aperto società Cooperativa Onlus e Spazio Lab ODV.
Terza circoscrizione: Centro di Borgo Nuovo in via Licata 33, gestito da M.C.L. Movimento Cristiano Lavoratori APS.
Quarta circoscrizione: Centro di via Velino, in via Velino 22, gestito da Circolo Acli Verona Sud-Ovest APS. .
Quinta circoscrizione: Centro di via Tombetta in via Volturno 22, gestito da Auser provinciale di Verona ODV. Centro di Cadidavid in piazza Roma 8, gestito da Fevoss Verona Santa Toscana OVD . Centro di Palazzina in via Copparo 19, gestito da M.C.L. Movimento Cristiano Lavoratori APS.
Settima circoscrizione: Centro di Porto San Pancrazio in via Stoppele 10, gestito da Auser provinciale di Verona ODV.
Ottava circoscrizione: Centro di Poiano in piazza Penne Mozze 2. Centro di Quinto in via Valpantena 85/c. Entrambe gestite da associazione Valpantena ODV.

“I Centri anziani si trasformano e riaprono alla comunità veronese dopo il lungo periodo di sospensione delle attività a causa della Pandemia – precisa il sindaco –. Dedicare questi luoghi non più solo alla popolazione anziana ma alle necessità di coesione e condivisione di tutti i cittadini è un passaggio a cui lavoravamo da tempo, iniziato con l’ex assessore al Sociale Stefano Bertacco, scomparso nel 2020. E’ una grande soddisfazione poter illustrare oggi questo importante traguardo raggiunto. Di fronte ad una società fortemente mutata e condizionata da problematiche complesse collegate prima alla pandemia e poi alla crisi economica, questo progetto acquisisce infatti ancora più importante, offrendo a tutta la cittadinanza nuovi spazi di incontro e di aggregazione dove trovare, gratuitamente, tante opportunità ricreative e formative. Un grande lavoro che sarebbe insostenibile per il Comune, se in suo aiuto non giungesse il fondamentale supporto delle tante associazioni coinvolte, una grande ricchezza della comunità veronese”.

“Una trasformazione fondamentale per questa tipologia di servizio – spiega l’assessore Maellare –. Le associazioni coinvolte saranno accompagnate nel transito al nuovo modello, per conseguire un’accessibilità e un’inclusione sempre più larga e diffusa delle comunità. Nello specifico, gli enti coordinatori si occuperanno di creare e sviluppare una rete tra i diversi Centri, per ri-progettare servizi e attività. I Centri saranno aperti per 5 giorni e per almeno 20 ore settimanali. Il tutto con l’obiettivo di raggiungere e coinvolgere il maggior numero di cittadini. Non posso che ringraziare le tante associazioni coinvolte, sempre pronte e presenti in favore della comunità. Un supporto prezioso, irrinunciabile, che alimenta ogni giorno la grande macchina del sostegno e aiuto sociale”.

“Un progetto articolato su tutto il territorio cittadino, grazie ai 12 centri operativi nelle diverse circoscrizioni – dichiara l’assessore Padovani –. Per strutturarlo siamo partiti dal virtuoso percorso portato avanti al centro comunale intergenerazionale Casetta Maritati in zona Navigatori. Un luogo speciale, dove anziani e bambini interagiscono e si supportano condividendo il proprio tempo e le proprie esperienze”.

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