A forza di aumenti per poter comprare la stessa quantità di prodotti si spendono centinaia di euro in più. Effetto del prezzo dei carburanti che si spalma sui prezzi al consumo.
Gli alimentari sono cresciuti del 7,4% in un anno e del +1,2% in un mese. Una famiglia per mangiare ha una spesa maggiorata di 554 euro all’anno.

“Siamo in presenza di un vero e proprio allarme destinato purtroppo ad aggravarsi nei prossimi mesi – avverte Truzzi, presidente di Assoiutenti,  – Il Governo non può restare a guardare e, di fronte a quella che è una emergenza, deve adottare misure straordinarie a tutela delle famiglie e dell’economia, bloccando subito il prezzo dei carburanti e ricorrendo a tariffe amministrate per i beni primari come gli alimentari e l’energia”.
Questi gli aumenti in un anno. 

Pane 9,6%, riso 9,9%, farina 18,7%, pasta 20,5%, carni 6,7%, pollame 13,8%, salumi confezionati 6,1%, pesce fresco 8,6%, frutti di mare 11,4% molluschi 10,9%, crostacei 10,6%, latte fresco intero 6,1%, latte fresco parz. scremato 6,9%, latte conservato 8,5%, formaggi freschi 7,3%, uova 12,3%, burro 23,3%, olio di oliva 7,2%, olio di semi 70,2% ,frutta fresca 6,0%, insalata 8,5%, pomodori 20,6%, patate 6,2% , zucchero 7,8%, gelati 11,0%, salse e condimenti 6,8%, caffè 5,0%, acque minerali 7,1% succhi di frutta 7,9% vini 2,8%, birra 3,0%.

Cui s’aggiungono gli aumenti per: l’energia elettrica 73,5%, energia mercato tutelato 67,6%, energia mercato libero 74,7%, gas di città e gas naturale mercato tutelato 62,3%, gasolio per riscaldamento 47,5%, mobili per la casa 6,8%, frigoriferi, freezer 6,4%, condizionatori 8,1% ,macchine da caffè, bollitori 8,1%, piccoli apparecchi elettrici 7,1%.