Il bilancio dell’attività del consiglio comunale. Con 2 anni su 5 di pandemia non si è mai fermato

209 sedute di Consiglio comunale; Approvate 349 delibere e 153 mozioni. Questi alcuni dati che riassumono attività dell’istituzione che rappresenta i veronesi. Nonostante la pandemia, che nel 2020 ha prodotto una sospensione dei lavori del Consiglio di circa 1 mese e mezzo, l’operatività non si è mai di fatto arrestata. Rimodulata con una nuova attività via web, che ha consentito per la prima volta il collegamento in diretta di tutta l’aula consiliare, dal 16 aprile 2020, il Consiglio ha lavorato adottando alcune soluzioni fondamentali, come le variazioni adottate al bilancio, essenziali per consentire al Comune di intervenire in favore di una città in emergenza.

A pochi mesi dall’avvio dell’amministrazione, il 28 settembre 2017, l’aula consiliare approva la revoca del project financing dell’Arsenale. Nel 2018 si chiude l’esame la Variante 23 con sostanziali modifiche al testo originario della precedente amministrazione.
Nel 2019 approvato il Piano Eliminazione Barriere Architettoniche e il ‘Fattore famiglia’, primo caso in Italia per una città di medie dimensioni per rimodulare le tariffe a carico delle famiglie in base alla loro reale condizione di bisogno, considerando per esempio la presenza di persone con disabilità o il numero di figli. Nel 2020, nonostante la pandemia, si giunge alla storica fusione per incorporazione di AIM Vicenza in AGSM Verona, che porta alla nascita di AGSM AIM S.p.A.. Una risultato atteso da più di 20 anni. Per intervenire in favore della cittadinanza colpita dalla pandemia, sempre nel 2020, vengono approvate dal Consiglio, in collaborazione con le minoranze, essenziali variazioni al bilancio.
Il 2021 è l’anno del rilancio, con l’approvazione di due essenziali aumenti di capitali in favore della Fiera e dell’Aeroporto di Verona. Una scelta volta a sostenere asset fondamentali della città, in un quadro di ripartenza che porterà Verona fra le prime in Italia in termini di eventi e manifestazioni realizzate nell’estate di quell’anno.
Nel 2022 è approvata la Variante 29, con iter amministrativo veloce e senza precedenti, e la NewCo per Amia in house.

In 5 anni 209 sedute, per 618 ore di lavori dell’aula. Approvate 349 delibere, 153 mozioni e 45 ordini del giorno. Il resoconto del quinquennio è stato illustrato questa mattina dal sindaco insieme al presidente del Consiglio comunale. 

“Abbiamo attraversato un periodo amministrativo complesso e mai vissuto prima dal dopo guerra – sottolinea il sindaco Sboarina–. Il lavoro fatto dal Consiglio in questi cinque anni è stato costante e essenziale per dare efficacia a soluzioni fondamentali per la vita e il futuro di Verona. Maggioranza e opposizione hanno collaborato, nonostante il dialogo contrapposto. Il Covid ha complicato l’incarico, ma è stato comunque possibile proseguire i lavori da remoto grazie anche alla professionalità degli uffici che hanno saputo gestire l’organizzazione e le questioni tecniche. Questo Consiglio ha saputo portato avanti il dialogo e le decisioni in un momento storico difficile, vivendo situazioni uniche e, si spera, irripetibili. Un bilancio di operatività che posso definire positivo, che ha portato all’approvazione di documenti essenziali per l’avvio di interventi sociali, urbanistici ed economici fondamentali per il futuro della città”.
“Non posso che esprimere la mia soddisfazione per un quinquennio che, nonostante le difficoltà, dimostra nei numeri l’importante operatività prodotta – dichiara il presidente del Consiglio Leo Ferrari –. Ringrazio tutti gli uffici per il costante impegno dimostrato, anche in occasione dell’importante mole di lavoro effettuata per gli 800 emendamenti presentati sulla Variante 29. Nel 2020 siamo stati fermi solo 1 mese e mezzo per la pandemia, il tempo necessario per attrezzare gli uffici ad una attività da remoto che, per la prima volta, a consentito al Consiglio di lavorare in diretta online”.

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