Il Consiglio comunale approva l’avvio della nuova società che subentrerà ad Amia nella raccolta dei rifiuti. 60 milioni di investimenti nei prossimi 15 anni

(aggiornato alle ore 16,46) Via libera alla costituzione di una NewCo a partecipazione diretta del Comune di Verona, per l’affidamento in house della gestione dei rifiuti urbani e d’igiene urbana della città e di manutenzione delle aree verdi. Lo ha deciso il Consiglio comunale di ieri sera, approvando il documento con 23 voti favorevoli e 6 astenuti. Per tutto il processo di trasformazione di Amia Verona Spa, le attività oggi esistenti saranno garantite, senza alcuna interruzione dei servizi. Inoltre, tutti i quasi 600 dipendenti saranno mantenuti, senza alcuna modifica dei posti di lavoro esistenti.

La NewCo comunale AmiaVr Spa, a totale partecipazione del Comune, provvederà infatti all’acquisizione del 100% della partecipazione in Amia Verona Spa, per un valore complessivo dell’operazione pari a 15.045.505 euro. In questo modo la società Amia Verona Spa non si estingue, ma prosegue i propri servizi. AMIAVR Spa sarà dotata di un capitale sociale pari a 1 milione di euro, provvederà all’acquisizione del 100% di Amia Verona Spa (ora al 100% di AgsmAim). Nel frattempo, in quest’ultima saranno eliminate le attività e le partecipazioni non necessarie allo svolgimento dei servizi di igiene urbana e di manutenzione del verde nel Comune (come la partecipazione in Agsm Holding Albania). Per farlo si procederà alla scissione parziale e al trasferimento del ramo d’azienda residuale ad Agsm Aim Spa.

In questo modo la società Amia Verona Spa non si estingue, ma prosegue i propri servizi senza la parte di attività trasferite alla società beneficiaria.Una volta acquisito il 100% di Amia da parte della NewCo comunale, si procederà ad una fusione inversa, attraverso cui la NewCo stessa confluirà in Amia, la quale a sua volta dovrà adeguare lo Statuto per avere le caratteristiche di società in house providing. Alla società così ridefinita potranno essere affidati direttamente, da parte dell’Autorità di Bacino Verona Città, i servizi di igiene ambientale, e da parte del Comune la manutenzione del verde.

“Il via libera arrivato ieri sera dal Consiglio – sottolinea il sindaco Federico Sboarina – completa un iter complesso, che ha portato a realizzare di un’operazione non facile, iniziata con il blocco del Project finance di Amia che era stato prospettato dalla precedente amministrazione. Un progetto fallimentare, che avrebbe penalizzato una delle nostre principali aziende di servizi, mettendone seriamente a rischio il futuro economico e lavorativo di molti dei suoi dipendenti. Anche per questo la revoca del project è stata richiesta dalla totalità dei lavori di Amia, che con l’in house si vedono oggi garantita la continuità lavorativa. Prima di procedere con la NewCo comunale, abbiamo però lavorato per la fusione di Agsm Aim, che è stato un passaggio essenziale per arrivare oggi alla genesi dell’in house. Raggiunti tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Riusciti a garantire la continuità dei posti di lavoro e, con Amia in house, rendere sempre più efficiente l’azienda. Trovo curioso che un consigliere di minoranza abbia parlato ieri in Consiglio di coerenza, dichiarando il suo voto favorevole all’operazione. Lo stesso consigliere che, nella precedente amministrazione, aveva appoggiato in giunta il fallimentare Project finance di Amia”.

“Un giorno importantissimo per il futuro non soltanto della società, ma soprattutto per quello della città di Verona. L’atto di ieri sera sancisce l’avvio di un iter, da noi sempre ribadito con fermezza e convinzione, dell’assoluta necessità di procedere con questa tipologia di affidamento, per un servizio di rifiuti sempre più capillare e produttivo, salvaguardando contestualmente un patrimonio in termini di efficienza ed operatività di tutti i veronesi – sottolinea il presidente di Amia Bruno Tacchella  – . Sono previsti 60 milioni di investimenti nei prossimi 15 anni di affidamento diretto da parte del Comune di Verona ad Amia, dei quali circa 22 milioni già nei primi anni per la realizzazione di nuovi cassonetti e mezzi in tutta la città, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente la raccolta differenziata. Grazie alla trasformazione e alla newco sarà adesso possibile programmare con tranquillità e chiarezza nuovi piani industriali, investimenti, sostenibilità ed ottimizzazione delle risorse – conclude Tacchella – Una prima, reale e concreta risposta ambientale, dopo tanti anni di sprechi ed inefficienza nel settore dei rifiuti ereditati da precedenti management“.

Il documento è stato illustrato in aula dall’assessore alle Aziende partecipate Stefano Bianchini. “E’ stato un percorso lungo e complesso – sottolinea l’assessore Bianchini -. Dopo l’operazione di fusione Agsm-Aim abbiamo iniziato a lavorare per giungere a questa soluzione, di grande impatto e valore, che garantisce la futura solidità economica di Amia. Il Comune intende esternalizzare il servizio di raccolta e trasporto rifiuti e gestione del verde, attualmente svolti da Amia, società del Gruppo Agsm-Aim di cui Verona possiede il 61,6%, mediante il trasferimento delle attività ad una società totalmente controllata dal Comune, che possa quindi essere classificata come in-house. Una scelta che permetterà la continuazione delle attività senza alcuna interruzione, con il mantenimento di tutti i posti di lavoro”.

Sintesi del dibattito.
“Pensare di arrivare all’ultimo momento utile di questa amministrazione – sottolinea il consigliere Michele Bertucco Sinistra Verona in Comune, intervenuto per la relazione di minoranza -, con una modalità politico-amministrativa degna delle migliori maratone, rende l’idea di quanta poca chiarezza vi sia su questa operazione. La procedura in-house, di cui sono sempre stato convinto per salvaguardare il futuro dei lavoratori, andava portata avanti con maggiore chiarezza e, soprattutto, con un organigramma che illustrasse la struttura della nuova azienda. Lasciano perplessi i dati presentati sulla gestione del verde, da sempre voce in perdita nei bilanci di Amia, ora diventa risorsa in quelli della NewCo. Ancora, non si spiega come sarebbe possibile, in pochi anni, raggiungere il 76% di raccolta differenziata quando da decenni Amia è ferma al 50%”.

Troppe le cose che restano da capire in un piano economico poco chiaro, presentato frettolosamente dall’amministrazione – precisa il consigliere Pd, Federico Benini -. Per esaminare un documento complesso, che dà il via libera alla nascita di una nuova società, è stata tenuta una sola commissione consiliare e, a poche settimana dalla chiusura dell’operatività del Consiglio, in vista delle elezioni, ci troviamo a discuterne in aula l’approvazione. Una modalità operativa che non può far altro che generare dubbi e incertezza sul piano economico troppo ottimistico di questa operazione”.

Si è arrivati a questa delibera alla velocità della luce – dichiara il consigliere Pd, Elisa La Paglia -. Tante le incertezze che rimangono e pochi i chiarimenti che ci sono stati dati. Temo che la tassa rifiuti aumenterà più del 4% definito nel piano economico finanziario. Anche perché nella nuova Amia rimarranno i costi fissi di oggi senza alcuni servizi. Abbiamo sostenuto fin dall’inizio questa operazione, di cui avremmo voluto oggi condividere anche la soluzione finale individuata. Possibilità che non c’è stata data, nonostante la collaborazione da noi dimostrata”.

Finalmente arriviamo in questo Consiglio con una decisione che ha segnato oltre due anni di dibattiti – evidenzia il consigliere Lista Tosi, Alberto Bozza -. E’ evidente che Amia in questi ultimi anni non ha girato bene, con un’attività che non ha certo corrisposto alle necessità della città. Una mancanza che si collega alla gestione e non certo all’impegno dei lavoratori, la cui tranquillità professionale è stata lungamente messa a rischio da tanti dubbi sul loro futuro. Coerentemente, come già annunciato ancora due anni fa, voteremo a favore, nonostante la complessiva mala gestione portata avanti sia dall’amministrazione comunale che dal presidente di Amia”.

Non parteciperò al voto – spiega il consigliere comunale Fratelli d’Italia, Massimo Paciper coerenza, vista la mia posizione all’interno dell’azienda. Sono contento che tutta la maggioranza abbia appoggiato in modo concreto questo documento, che porterà Verona a riappropriarsi di un’azienda che sarà ancora un fiore all’occhiello”.

Approvata, con 22 voti favorevoli e 4 astenuti, anche lo schema di contratto di servizio di Solori, per l’affidamento in-house del servizio di gestione, riscossione volontaria e coattiva di tributi, entrate extratributarie, sanzioni amministrative e del codice della strada. Il documento è stato illustrato in aula dall’assessore ai Tributi Francesca Toffali.

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