Il no di Tommasi al tunnel fra Stradone S.Lucia e via Albere condanna alle code e all’inquinamento

Una cosa buona fatta dall’amministrazione Sboarina è il progetto del tunnel per collegare stradone Santa Lucia a via Albere. Lo scopo era di sciogliere l’annoso nodo dell’ingorgo al semaforo di S.Lucia dove confluisce il traffico proveniente da via Albere e dalla Bretella che genera una coda stabile in via Mantovana. Coda che significa perdite di tempo e anche inquinamento per tutti gli abitanti della zona. Una criticità risolvibile solo con un by-pass costituito appunto dal tunnel che era stato progettato in quanto la viabilità è condizionata da edifici che no si possono demolire e dai sottopassi della ferrovia. E questo è un merito che va ascritto all’amministrazione Sboarina. Invece Tommasi ha deciso di annullare il progetto e distribuire ai quartieri la cifra che era stata stanziata. L’idea sarebbe quella di fare piste ciclabili e altro.

Il tunnel quindi non si fa più. E gli automobilisti che vanno e vengono da S.Lucia o dalle Golosine o che transitano di lì per raggiungere la Zai dai quartieri ovest si dovranno rassegnare a stare in coda per non si sa quanti anni ancora.

Non si capisce bene il motivo della decisione dell’amministrazione, ma il sospetto è che si faccia come quel tale che per far dispetto alla moglie si tagliava gli attributi e che quella di voler usare i soldi del tunnel per fare delle piste ciclabili sia una foglia di fico.

Se uno dei motivi principali che giustificano le piste ciclabili è la difesa dell’ambiente- chi va in bici inquina meno di chi va in macchina-, allora la cosa non sta in piedi in quanto l’inquinamento che si crea adesso è incomparabilmente superiore  quello che potenzialmente si potrebbe prevenire con la costruzione di altre piste ciclabili, per di più altrove. Potenzialmente, perché è poi tutto da dimostrare che vengano utilizzate realmente o servano solo a far vedere ‘oh come siamo bravi!’ a Legambiente quando fa le sue classifiche. Di piste ciclabili ce ne sono. E hanno tutte una caratteristica in comune: non ci sono i ciclisti. Anzi: è come non ci fossero. Sono costate una barca di soldi, ma poi le biciclette te le trovi in mezzo al traffico. E di sera, senza fanale. Ma fare le piste ciclabili fa molto green. Mentre fare il tunnel per sollevare dal traffico e dall’inquinamento collegando in modo razionale le due aree più popolose della città è roba ‘di destra’ che per Tommasi&compagni non s’ha da fare.

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