Il disegno di legge Zan, quello che voleva introdurre una legge contro l’omofobia, che in realtà sarebbe stato il cavallo di Troia per tacitare chiunque non condivida l’attuale pressione del mainstream in favore dell’ideologia LGBT, è stato prima bloccato e poi bocciato dal Senato nella votazione finale con 154 voti contro 136.

FdI e Lega avevano chiesto il voto segreto, che nel regolamento del Senato è previsto su richiesta per le autorizzazioni a procedere o per quelle leggi che hanno particolare valenza etica e morale per consentirgli di svincolarsi dagli ordini di scuderia dei partiti. Il ddl Zan era proprio uno di questi temi.

La Presidente del senato ha giustamente concesso il voto segreto per mettere la “tagliola” alla discussione del ddl Zan. Così la richiesta di FdI e Lega è stata approvata con 154 voti contro 131 e 2 astenuti. La “tagliola” che nel gergo parlamentare è quel meccanismo regolamentare che permette di saltare la discussione articolo per articolo di un provvedimento per andare direttamente al voto finale. Ciò di fatto affossa il ddl Zan che era diventata una bandiera della sinistra.