L’episodio che segna a partita avviene al 25’ dopo che la prima parte s’era snodata in perfetto equilibrio con due occasioni per parte: cappella di Magnani mentre cerca di contenere l’incursione di Sunabria che gli porta via la palla e s’avvia da solo verso il portiere. Il nostro difensore lo atterra al limite dell’area e viene espulso. Decisione arbitrale giunta dopo un tentennamento, ma ineccepibile. Magnani non portata nemmeno. E sulla punizione arriva anche il gol del Torino ad opera di Pobega su una respinta della difesa veronese. La partita cambia totalmente.  

L’Hellas con un uomo in meno e in svantaggio di un gol è costretto a correre in salita. Tudor corre subito ai ripari. Rinforza la difesa e sostituisce  Lasagna e Caprari con Sutalo e Tameze. Ma è ovviamente il Torino che gestisce la palla e cerca di chiudere la gara.

Appena iniziata la ripresa Faraoni prende un palo. Al 60’, su corner, il Verona sfiora il pareggio con un colpo di testa di Sutalo e non ci sta a perdere, anche se in 10 contro 11. Il morale non manca alla squadra di Tudor, e neanche il coraggio. Appena può si lancia all’attacco alla ricerca del gol mettendo in difficoltà i granata. Fino alla fine è il Verona che domina. Il pareggio sarebbe stato meritato, quantomeno per il cuore che tutti i gialloblu hanno dimostrato di avere. Ma non è arrivato nonostante numerose occasioni. Una grande dimostrazione di carattere. Una grande squadra. Simeone, che non ha segnato, è stato comunque il migliore in campo per l’impegno, la tecnica e l’aiuto che ha dato alla squadra.