In farmacia per i bambini, sino al 27 novembre si possono donare prodotti per l’infanzia

Da oggi venerdì 20 e fino al 27 novembre 2020 chi entrerà in una delle 109 farmacie veronesi (+3% sul 2019) aderenti all’iniziativa “In farmacia per i bambini” della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia, potrà donare farmaci pediatrici da banco, prodotti baby care, alimenti per l’infanzia che verranno utilizzati per assistere bambini in difficoltà del nostro territorio. L’iniziativa vede coinvolte anche le farmacie di Federfarma Verona che è partner istituzionale e quelle comunali aderenti ad Assofarm. A rendere possibile la raccolta è il contributo economico erogato dalle farmacie per un ammontare di circa 11.000 euro, mentre i farmaci donati dai cittadini andranno a 17 enti del territorio (*) e il Comune di Verona che distribuirà i prodotti donati dai cittadini a numerose realtà assistenziali associate nel territorio cittadino.

L’evento è patrocinato tra gli altri da Federfarma, Comune di Verona, Regione Veneto e dall’Ordine dei farmacisti. Nella scorsa edizione la raccolta veronese ammontò a quasi 9.000 prodotti. Verona è la terza città italiana per partecipazione delle farmacie immediatamente dopo Torino con Milano in testa. Il Veneto che si trova al secondo posto dopo la Lombardia, conta 260 farmacie partecipanti (elenco su www.nph-italia.org) cui sono abbinati 68 enti socio assistenziali.

«L’ottava edizione del progetto umanitario “In farmacia per i Bambini” si adatta alle esigenze anticontagio allungando ad una settimana la durata dell’iniziativa e riducendo ampiamente i volontari, che hanno sempre appoggiato la raccolta, per evitare assembramenti – spiega Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona -. Le farmacie veronesi, pur sapendo che non sarà semplice gestire le donazioni senza il loro prezioso aiuto, ha addirittura incrementato del 3% la partecipazione rispetto all’anno scorso, essendo consapevoli che il contributo economico delle farmacie è fondamentale per la complessa macchina organizzativa. Un maggior numero di farmacie aderenti, che ringrazio per la sensibilità, significa anche una più ampia possibilità di donazione da parte dei cittadini veronesi rivelatisi sempre molto generosi.  Il ruolo essenziale delle farmacie, a maggior ragione quest’anno, è di sostenere il tessuto sociale nei territori che versano in particolare difficoltà».

«La nostra raccolta permette di aiutare tantissimi bambini tra i più fragili, quelli che vivono lontano dai propri genitori o appartenenti a famiglie in difficoltà – spiega Emanuela Ambreck, farmacista, coordinatrice di “In farmacia per i bambini” – e con l’emergenza Covid sono purtroppo aumentate anche le richieste di aiuto per i minori. A livello nazionale i prodotti raccolti in 2.000 farmacie saranno donati ad oltre 600 enti assistenziali  e all’ospedale pediatrico NPH Saint Damien che assiste 80.000 minori l’anno nella poverissima Haiti dove, ogni ora, 2 bambini muoiono per malnutrizione e malattie curabili».

«Secondo la nostra ricerca, condotta in collaborazione con IRS presso gli enti beneficiari di “In farmacia per i bambini”, la raccolta copre il 50% dei loro bisogni farmaceutici e di prodotti baby-care annui – spiega Mariavittoria Rava, presidente Fondazione Francesca Rava – Le somme risparmiate vengono utilizzate nel 67% dei casi per l’acquisto di beni di prima necessità (cibo, materiale scolastico etc.) e il 22% in assistenza medica. La povertà sanitaria minorile è correlata al progressivo aumento dei minori in povertà, 1 su 8 in Italia (dati Istat 2019) e alla povertà educativa. Una nuova e recentissima ricerca della Fondazione Francesca Rava ha evidenziato l’incremento delle necessità degli enti durate l’emergenza Covid-19 per l’acquisto di mascherine, gel disinfettanti, devices per l’homeschooling, in presenza di un calo delle entrate e dell’aumento dei costi dell’assistenza, come ad esempio la necessità eseguire privatamente tamponi ai bambini assistiti».

“L’invito è quello di partecipare numerosi – ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Se l’anno scorso siamo stati la terza città d’Italia per raccolta di prodotti, quest’anno dobbiamo fare ancora di più. L’emergenza in atto e il lockdown hanno acuito le difficoltà delle famiglie, circa 3 mila nuclei a Verona hanno varcato quella che è la soglia di povertà, dovendo accedere ai buoni spesa per le necessità quotidiane. E sicuramente, ora, avranno bisogno di un aiuto in più per quel che riguarda i prodotti per i loro bambini, chi ha figli sa quanto incidono sul bilancio familiare. Le dimostrazioni di generosità e sensibilità dei veronesi sono sempre un grande orgoglio, sono certo che anche quest’anno la risposta sarà importante. L’appello è rivolto soprattutto a chi può farlo e ha risentito meno della crisi che stiamo vivendo e che, nonostante le possibilità economiche della nostra città, ha creato grande sofferenza. C’è bisogno oggi dell’aiuto di ciascuno di noi”.

“E’ un’occasione meravigliosa per dimostrare, nonostante la distanza interpersonale, le mascherine e le minori interazioni tra persone che non c’è un inaridimento dei rapporti, ma che i cuori sono uniti – ha affermato il consigliere Gianmarco Padovani -. Tutti potranno donare secondo le proprie tasche. Grazie ai consigli dei farmacisti, i veronesi saranno guidati all’acquisto oculato e utile. È già pronta una lista di prodotti che vanno da 2 a 50 euro, ognuno comprerà secondo le proprio possibilità”.

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