Che mancassero i medici e gli infermieri già lo sapevamo. E’ un problema che tocchiamo con mano un po’ tutti. Liste d’attesa negli ospedali, code negli ambulatori, turni massacranti per gli operatori sanitari, migliaia di cittadini alla ricerca di un medico di famiglia che non c’è. Questo lo si sapeva. Fa notizia invece che solo in Veneto mancano 6 mila ingegneri. E’ quanto emerge da una ricerca di Assindustria Venetocentro.  Si tratta di ingegneri con profili tecnici altamente specializzati ricercati per vincere la transizione green e digitale. L’indagine segnala anche che servono laureati in matematica, in fisica, in scienze informatiche e  in chimica-farmaceutica. Le imprese venete avevano previsto per il 2021 l’assunzione di 10.370 tra ingegneri industriali, elettronici e dell’informazione, ingegneri chimici e dei materiali e di altri indirizzi (+11,3% rispetto al 2020). Ma quasi 6.000 delle entrate previste sono rimaste vacanti per mancanza di profili o di competenze adeguate. I giovani che si accingono a scegliere la facoltà universitaria cui iscriversi sanno quindi che oltre a Medicina e Scienze infermieristiche ci sono grandi possibilità di lavoro con Ingegneria, Matematica, Chimica, Fisica, Farmacia e Informatica.

Ma soprattutto diventa necessario accorciare le distanze tra mondo dell’impresa e università, perché ci sia sempre una maggior integrazione fra il mondo del lavoro e quello dell’istruzione, soprattutto per la programmazione dei posti.