Caro Direttore!
L’indulto è un atto di clemenza e, come tale, dovrebbe essere immune dalle tendenze forcaiole esistenti nel notro paese.[//]
Tuttavia, non sarebbe inopportuno effettuare un monitoraggio di questo genere, ovverossia tenere sotto controllo il numero dei detenuti liberati e verificare quanti di costoro verranno ricondotti in carcere e dopo quanto tempo dalla liberazione; verificare il tipo di reato commesso, se recidivo e, soprattutto, se perpetrato a danni di familiari.
Dopo di che, fatto questo screening, si può tranquillamente discutere se lasciare l’istituto così com’è oppure modificarlo aprendo un dibattito sereno e tecnico.
Questo, peraltro, potrebbe accadere in un paese Normale.
Da noi, temo, prevarranno sempre i Di Pietro, i Travaglio e i troppi ispettori Manetta…, con buona pace della favoletta della “culla del diritto”, il cui infante è stato trucidato ormai da tempo.
Saluti senza sconti e buona estate!
Massimo C. Denominatore





7 Agosto 2006
Editoriali & commenti
Indulto: adesso che sono a casa proviamo a monitorare quello che fanno gli ex carcerati?