Caro Direttore! L’indulto è un atto di clemenza e, come tale, dovrebbe essere immune dalle tendenze forcaiole esistenti nel notro paese.[//] Tuttavia, non sarebbe inopportuno effettuare un monitoraggio di questo genere, ovverossia tenere sotto controllo il numero dei detenuti liberati e verificare quanti di costoro verranno ricondotti in carcere e dopo quanto tempo dalla liberazione; verificare il tipo di reato commesso, se recidivo e, soprattutto, se perpetrato a danni di familiari. Dopo di che, fatto questo screening, si può tranquillamente discutere se lasciare l’istituto così com’è oppure modificarlo aprendo un dibattito sereno e tecnico. Questo, peraltro, potrebbe accadere in un paese Normale. Da noi, temo, prevarranno sempre i Di Pietro, i Travaglio e i troppi ispettori Manetta…, con buona pace della favoletta della “culla del diritto”, il cui infante è stato trucidato ormai da tempo. Saluti senza sconti e buona estate! Massimo C. Denominatore