Con la ripresa delle attività lavorative dopo il fermo dato dal lockdown e dalla fase più acuta della pandemia sono di nuovo aumentati gli infortuni e le morti sul lavoro. Il Veneto, essendo la locomotiva economica del paese ed avendo quindi il maggior numero di attività, è particolarmente colpito da questa piaga che deve essere risolta al più presto. I sindacati dei lavoratori sono ovviamente la prima parte interessata ad aumentare la sicurezza nei posti di lavoro. Per questo il Prefetto di Verona Donato Cafagna ha convocato in prefettura una riunione per un confronto sulla tematica della prevenzione e la sicurezza sui posti di lavoro. Il segretario provinciale dell’Ugl Alberto Pietropoli commentando l’incontro ha riferito che: «abbiamo evidenziato il fattore della precarietà che non aiuta la prevenzione degli infortuni, talvolta anche mortali, soprattutto in alcuni settori come l’agricoltura e l’edilizia, ma anche trasporti e logistica proprio nella provincia di Verona. Anche appalti e sub appalti – ha precisato- fanno crescere il pericolo infortuni.. quindi, necessita agire su casistiche fragili e mirare a queste tipologie di lavoro (anche stagionali) per prevenire ed abbattere nei numeri gli infortuni sul lavoro».