Sopralluogo oggi all’Isap Packaging, qui il nostro video, lungadige Attiraglio a Parona, che produce stoviglie e imballaggi per alimenti in plastica e bio-plastica. L’azienda, per motivi legati prevalentemente alla disponibilità di spazi, vuole lasciare la superficie di 185.000 metri quadri in gestione al progetto della Variante 29 che la trasformerà in area residenziale. Isap Packaging infatti ha già individuato un’area, localizzata in un Comune vicino alla città, che consentirebbe di avere le superfici necessarie per le nuove esigenze della Società.

Il progetto dell’architetto Giuseppe Cappochin, presidente del consiglio nazionale degli architetti, prevede infatti una valorizzazione della bellezza, degli spazi verdi e di conseguenza dell’eco-sostenibilità, coerentemente con i principi del New European Bauhaus.

La proposta non si limita ad ipotizzare una semplice sostituzione edilizia con cambio di destinazione urbanistica dell’area, disarticolata da una strategia complessiva di riqualificazione urbana in chiave rigenerativa, ma, al contrario, ritiene di poter rappresentare  un concreto tassello operativo nell’ambito della cornice strategica e regolativa delle politiche di rigenerazione urbana a scala comunale.

L’area industriale di circa 70 mila metri quadrati, di cui 26 mila coperti, è pronta quindi a passare a nuova vita, lasciando il posto ad un ecoquartiere residenziale destinato  a diventare modello di riferimento di rigenerazione urbana sostenibile, immerso nel verde, laddove quello privato si connette all’adiacente area boschiva di proprietà pubblica, per uno spazio aperto a tutta la città. Un’opportunità che trova nella Variante 29 la possibilità di concretizzarsi. La proprietà dell’area ha infatti aderito con entusiasmo alla specifica manifestazione di’interesse, individuando nella Variante lo strumento idoneo per raggiungere gli obiettivi di crescita e sostenibilità dell’azienda. La proposta di progetto, ancora in fase preliminare,  prevede la demolizione totale degli stabilimenti attualmente presenti, circa 190 mila metri quadrati, con la sostituzione di altrettanta superficie coperta per edifici residenziali, senza quindi consumo di nuovo suolo. Non sarà necessario alcun intervento di bonifica, l’area si presenta infatti integra e priva di rischi di contaminazione.

L’inizio effettivo dei lavori di riqualificazione verrà effettuato non appena completato il trasferimento dello stabilimento produttivo, il tempo stimato per il completamento della zona residenziale è di 3 anni.