La guerra fa aumentare il prezzo del pane

Dopo le bollette della luce e del gas, la benzina e il gasolio è la volta del pane. Anche il prezzo di uno degli alimenti base per gli italiani e non solo schizza in alto. Assoutenti segnala che il record dell’aumento s’è avuto a Ferrara dove un chilo di pane viene venduto fino a 9,8 euro, quando il prezzo medio nazionale è sui 5,31 euro al kg. A Forlì costa 9 euro al kg, a Venezia costa in media a 5,52 euro e a 8,5 euro come prezzo massimo. Anche la pasta non scherza: a Cagliari è arrivata a costare 4,7 euro al chilo. Sono le conseguenze della guerra in Ucraina e delle sanzioni che l’Europa fa alla Russia. Gli aumenti sui prodotti di largo consumo sono previsti fra il 15% e il 30%. Le previsioni sul fronte prezzi sono allarmanti per tutti i generi di consumo. Non incide solo l’aumento dei carburanti che vanno ad incidere sul trasporto di qualsiasi bene, primario e non. Pesa anche la difficoltà se non l’impossibilità di rifornirsi di tutti quei prodotti che ci arrivavano dalla Russia e dall’Ucraina, come il mais, il grano, i fertilizzanti ed alcune materie prime. Se la guerra non finisce al pi presto e ci si avvia ad una normalizzazione anche dei rapporti economici si prospettano dei brutti chiari di luna.

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