La “Machine du Cirque” stasera inonda di colore il Ristori. E nel museo di Palazzo Maffei si danza immersi nell’arte

Due interessanti appuntamenti con lo spettacolo e l’arte a Verona, domani sabato 11 febbraio. In serata, alle 20, per la rassegna di danza del Teatro Ristori è in programma “La Galerie. Machine de Cirque”. Invece a partire sempre da domattina e domenica, alle 11:30 e per altri tre fine settimana (in febbraio e il 4-5 marzo) a Palazzo Maffei – Casa Museo la performance Me Time – Una stanza tutta per sé, ispirata al saggio di Virginia Woolf. Ne è interprete la danzatrice-coreografa Camilla Monga sulle musiche di Federica Furlani.

Il mondo del circo contemporaneo si fonde con la danza, l’arte e la pittura con classe e ironia. Sette artisti circensi di fama internazionale e una polistrumentista saranno protagonisti alle 20 del penultimo appuntamento della Rassegna di danza del Teatro Ristori (nella foto in alto). Per la regia di Olivier Lépine, lo spettacolo “La Galerie. Machine de Cirque” mette in scena arte e non-arte: ingegnosità, musica dal vivo e arte circense si mescolano, assottigliando i confini fra generi fino a farli svanire, lasciando lo spettatore interdetto e stordito dalla fantasmagorica proposta in cui umorismo e poesia si incontrano e si valorizzano reciprocamente.

Al Ristori la produzione porta sul palco gli interpreti Adam Strom, Antoine Morin, Connor Houlihan, Gaël Della-Valle, Lyne Goulet, Pauline Bonanni, David Trappes e Marie Michèle Pharand, acrobati circensi accompagnati dalla musica dal vivo di Marie-Hélène Blay, le scenografie di Julie Lévesque e i costumi di Émilie Potvin. L’ambientazione iniziale e raffinata da vernissage, con la galleria d’arte, il pubblico colto e i flûte di champagne cede poi il posto a una scena colorata e irriverente, in cui gli abiti scuri si tingono di colore e i bicchieri vengono sostituiti dai pennelli. Lo spettatore assiste così a una trasfigurazione in cui una pennellata di bascula, un acquerello alla barra russa, un collage di giocoleria coreografica sono solo alcuni dei momenti più spettacolari. A fare da collante proprio l’elemento pittorico: gli artisti si “sporcano” con i colori per creare tra le acrobazie con il proprio corpo meravigliose tele.

Per informazioni sui biglietti è disponibile questo link, oppure il Box Office di Via Pallone 16 (045 8011154) aperto il sabato dalle 9.30 alle 12.30.

Camilla Monga danza davanti alla frase del pittore Gerhard Richter
Alla scoperta di Palazzo Maffei insieme alla danzatrice-coreografa

Domattina invece è di scena la danza, in un incontro ravvicinato con la pittura. Palazzo Maffei – Casa Museo ospita la danzatrice-coreografa Camilla Monga che accompagnerà gli spettatori alla scoperta delle vestigia antiche della sala Antiquarium, con opere di scultura, installazioni, design e tesori tutti da vedere. Me time – Una stanza tutta per sé, prodotto dal Teatro Stabile di Verona, si muove su musiche di Federica Furlani e con la tecnologia silent-play. Da Virginia Woolf l’ispirazione di avere un luogo per scrivere, dunque per vivere, per creare, si eleva a percorso, a ragione stessa dell’esistenza. Bellissimo l’epilogo, una frase del novantenne pittore tedesco Gerhard Richter: “L’arte è la forma più alta della speranza”. Ed è proprio lì che Camilla Monga condurrà il visitatore-spettatore alla fine di un emozionante tragitto: una speranza che danza e musica, stanza dopo stanza, arricchiscono.

Per informazioni e biglietti (15 € + 1,50 di prevendita), che danno diritto alla visita del primo piano del museo, disponibili la biglietteria del Teatro Nuovo da lunedì a sabato 15.30-19.30, il Box Office dal lunedì al venerdì 9.30-12.30 e 15.30-19 e online a questo link. Nelle mattine di spettacolo (quindi anche domani) previa disponibilità è possibile acquistare i biglietti direttamente a Palazzo Maffei.

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