La Sicilia di Elio Insacco, quello che la Storia ufficiale ha preferito non vedere

La Sicilia è una terra bellissima, ricca di storia e di cultura. Ma soprattutto è un’isola. In tutti i sensi. Non solo per geografia. Perciò “Sicilia Isola”. Mai titolo fu più appropriato per un libro che offre al lettore “una breve ricerca storica” sulla Sicilia. Autore Elio Insacco, siculo doc. Anche se abita a Verona dal 1982 ha mantenuto incontaminato non solo l’accento, ma la cultura e la visione del mondo della sua terra. Cultura, come racconta, trasmessa da suo padre e da sua madre. Quella che si respira e si ha dentro. Non quella propinata a scuola. Eredità di generazioni. Esperienza collettiva tramandata. 

Insacco l’ha raccolta nel suo saggio, edito da Ginko edizioni, casa editrice veronese guidata da un raffinato intellettuale, Angelo Paratico, mescolandola alla storia degli ultimi due secoli. Studi classici, laurea in Medicina, specializzazione in Anestesia e Rianimazione, ha lavorato al Pronto Soccorso di Borgo Roma fino al 2011. Ma s’è impegnato anche impegnato in politica: eletto consigliere comunale di Verona nel 2002 per Alleanza Nazionale è stato a Palazzo Barbieri per dieci anni. 

“Sicilia isola” non è, come recita la copertina “per soli siciliani”. Tutt’altro. E’ per chi vuol capire bene la storia e la natura del suo popolo. Va controcorrente perché l’autore ha la capacità di rileggere la storia  diversamente da come ce l’hanno raccontata i vincitori. Ma non è detto che perché la scrive chi ha vinto sia andata veramente così. Il tempo è galantuomo. E grazie all’onestà intellettuale di persone come Insacco, ecco che eventi come l’annessione della Sicilia all’Italia del 1860 o la “liberazione” da parte degli anglo-americani nel 1943 possono essere raccontate per come sono andate davvero. A scuola, nell’intento di celebrare l’unità d’Italia, ci sono stati tenuti nascosti massacri e angherie subiti dal popolo siciliano dai “liberatori” piemontesi e dagli altri “liberatori” nel 1943. E particolarmente interessante è la spiegazione dell’esistenza della Mafia come fenomeno sociale e culturale intimamente legato alla storia dell’isola. Una ricerca onesta e libera della verità che ogni uomo libero dovrebbe avere in cima al proprio interesse.

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