L’Hellas chiude l’anno domani alla 18,30 al Bentegodi con la Fiorentina reduce da due sconfitte in campionato e ammaccato da due squalifiche – Magnani e Ceccherini- e dagli infortuni di Dawidowicz e Gunter. In forse Barak, che dopo essere guarito dall’attacco influenzale che l’aveva costretto a letto, a Torino aveva accusato dei problemi alla schiena. Saranno i medici della società a decidere se farlo giocare o no. C’è da augurarselo perché Barak è una colonna del Verona e la sua presenza in campo è una garanzia per tutti. 

I problemi per Tudor sono tutti per la difesa che con dopo aver perso il centrale polacco ora resta senza il suo sostituto che dopo essere stato espulso a Torino deve scontare la squalifica. Come se ciò non bastasse il titolare di sinistra, Cecchini, è pure colpito dalla squalifica per somma di ammonizioni. Sarà quindi certo che davanti a Montipò, verranno schierati Casale e Sutalo e magari anche il giovanissimo Coppola.

A margine della sfortunata partita di Torino da registrare le dichiarazioni d’amore per l’Hellas di Ivan Juric, oggi sulla panchina del Torino. Il tecnico con molta sincerità ha detto che a Verona ha avuto l’esperienza più bella della sua vita, che ha trovato un ambiente bellissimo. Ha anche ammesso tranquillamente di essersi comportato da “stronzo” col presidente Setti nell’ultimo anno e che poi la scelta di andarsene è stata una conseguenza. «Non me ne son andato per soldi, perché Cairo me ne adatti meno di quelli che mi avrebbe dato Setti». Grande affetto e apprezzamento per Tudor “amico e fratello”.