I Minibond nascono per soddisfare due semplici necessità: il desiderio di ottenere profitti consoni da parte del mercato degli investitori e l’esigenza di credito di molte PMI. Si tratta di uno strumento che permette alle Aziende di trovare nuove forme per finanziarsi e che permette di ridurre la dipendenza dagli istituti bancari. In pratica, per Minibond si intendono quei titoli obbligazionari che vengono emessi da piccole e medie imprese che, in questo modo, hanno a disposizione un canale di finanziamento completo e in grado di assicurare la crescita aziendale.

Se ne è parlato in un evento promosso da AC Finance, il Financial Advisor indipendente fondato da Antonio Quintino Chieffo, nella foto, cui hanno partecipato: Giancarlo Giudici, docente del Politecnico di Milano e referente dell’Osservatorio Minibond, Federico Forlani di KPMG Spa, Fabio Politelli di ModeFinance e Gabriele Franchi, tax advisor per Studio Faedo. Presenti una cinquantina di imprenditori provenienti da tutta Italia. Tra gli ospiti anche Banca Valsabbina e i rappresentanti di Quargentan Spa, l’azienda veronese che recentemente ha emesso un Minibond.

“L’evento che abbiamo organizzato è stato fondamentale per affrontare un tema come quello dei Minibond per le PMI – spiega il CEO di AC Finance, Antonio Quintino Chieffo -. E non a caso abbiamo scelto Verona come location per l’appuntamento: una realtà forte e con un tessuto imprenditoriale importante. Si tratta di un’opportunità che, noi di AC Finance, conosciamo bene e che da tempo  consigliamo agli imprenditori di sfruttare al massimo. Un aspetto però deve essere chiaro: i Minibond non sono una soluzione per le piccole e medie imprese in difficoltà, ma un’occasione per quelle Pmi che vogliono continuare a crescere provando nuove strade. Ci sono solo poche condizioni richieste: possono emettere Minibond tutte le società non quotate, ovviamente italiane. Per poter emettere tali strumenti devono, obbligatoriamente, essere in possesso dei seguenti requisiti: avere un fatturato di almeno 5 milioni di euro, avere almeno 10 dipendenti ed essere in possesso di due bilanci depositati e certificati”.

 Fondamentale il contributo degli ospiti, che hanno partecipato all’evento direttamente dal palco, e dei partner (Banca Valsabbina, Wintrade, Veneta Group, Zostan e il media partner Il Settimanale). “Stiamo parlando di uno strumento che è destinato a crescere molto nei prossimi anni e in cui noi crediamo molto – dice Chieffo -. Non sappiamo se il 2023 sarà l’anno della consacrazione per questo strumento, ma siamo certi di una cosa: è un’opportunità che ogni bravo imprenditore dovrebbe valutare”