Morgante: punire i mercanti di bambini e chi sfrutta anche all’estero donne in povertà forzandole ad affittare il proprio utero

Vietare la tratta dei bambini e le maternità su commissione – una vera e propria nuova forma di stupro: il Parlamento italiano si appresta a varare una norma che ricorda quella contro il turismo sessuale che punisce i cittadini italiani che si macchiano di questo odioso reato anche all’estero. Almeno, lo farà se passerà la proposta di modifica dell’articolo 12 della legge 19 febbraio n. 40 in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadino italiano. Spiega la ratio di questo inasprimento Maddalena Morgante, FDI, firmataria della proposta: «La pratica dell’utero in affitto rappresenta un’altra forma di sfruttamento della donna, una nuova schiavitù che va fermata e bandita. I figli non si comprano, le donne non si sfruttano sessualmente, non le si forza ad una maternità “a-la-carte“. Consentire la maternità surrogata significa alimentare un clima di egoismo, violenza e sopraffazione; legittimare un traffico immorale che riduce i bambini a oggetto di un mercato su commissione, precludendo loro la possibilità di avere una madre ed un padre, discriminare le madri biologiche che dopo gestazione e parto perdono ogni diritto sul proprio figlio. E’ una battaglia di civiltà che va combattuta con decisione, in Italia e nel mondo, per fermare il mercato dei bambini e lo sfruttamento di donne fragili perché in stato di povertà»

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