Natale 2022, Confartigianato invita a privilegiare le microimprese del territorio per la regalistica (364 milioni nel Veronese)

“Comprare artigiano fa bene a tutti”: è questo lo slogan che Confartigianato Imprese Verona condivide, tramite la Federazione regionale, in tutto il Veneto, con quella che è la campagna natalizia 2022. Nel solo mese di dicembre in regione le famiglie spenderanno circa 2 miliardi di euro per prodotti alimentari, bevande e altri prodotti e servizi tipici. Più del 30% della spesa andrà all’artigianato. Un mercato che in Veneto conta 32 mila aziende artigiane ed oltre 118 mila addetti. Secondo l’analisi sulla spesa di dicembre intercettabile dalle imprese artigiane, curata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, la stima sul territorio della provincia di Verona, arriverà a circa 364 milioni di euro. La nostra è una delle 20 province italiane che superano i 300 milioni, le quali rappresentano quasi la metà (48,8%) del totale. A livello regionale, Verona condivide il primato con Padova, mentre seguono Venezia con 348 milioni, Treviso 335 e Vicenza con 333 milioni di euro.

Dei 364 milioni che verranno spesi dalle famiglie scaligere, 227 andranno in prodotti alimentari e bevande, mentre 137 milioni di euro saranno destinati ad altri prodotti e servizi tipici del Natale. Il tutto è messo a disposizione dalle 5.833 imprese artigiane (29,7% del totale artigianato), con i loro 18.548 addetti, dei 47 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale e delle festività di fine anno.

“Tutti noi abbiamo già iniziato pensare ai regali– le parole del Presidente di Confartigianato Imprese Verona, Roberto Iraci Sareri (nella foto) –. Quest’anno più che mai crediamo ci sia bisogno di regalare ‘esperienze’, in tutti i sensi. Per chi ama l’emozione di spacchettare, la sorpresa del dono che si tocca, la qualità, il regalo di Natale artigiano è perfetto. Acquistare e regalare prodotti e servizi del territorio significa non solo sostenere gli imprenditori, i loro dipendenti e le rispettive famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano, nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali sia il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare”. Un appello che si rinnova, per invitare tutti a scegliere le imprese artigianali locali.

“L’inflazione – prosegue Iraci Sareri – purtroppo continua a premere, anche se dicembre rimane comunque un mese davvero importante per gli acquisti da mettere sotto l’albero. Doni natalizi, cesti regalo, ma anche prodotti alimentari per preparare il pranzo di Natale o il cenone, oltre ai piatti del veglione di fine anno e molto altro. Un mare di acquisti che valgono tantissimo per l’artigianato: le spese legate alle festività, infatti, fanno registrare un valore delle vendite al dettaglio superiore del 25,5% rispetto alla media annuale”.

Vengono scelti come regalo soprattutto prodotti e servizi. Si va dai prodotti alimentari e bevande, alla moda e gioielleria. Ma non mancano mobili, tessili per la casa, cristalleria, stoviglie e utensili domestici, utensili e attrezzature per casa e giardino, giochi, giocattoli, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno e servizi di cura della persona. La parte del leone la recitano ovviamente alimentari e bevande, che occupano quasi due terzi (60%) dello shopping natalizio, pari a 1,2 miliardi di euro in regione e 227 milioni in provincia.

“Comprare artigiano fa bene a tutti. È questo in estrema sintesi il messaggio che vogliamo lanciare, perché è qui, a Verona e in provincia, che i nostri acquisti valgono davvero”, conclude Iraci Sareri.

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