Ve lo ricordate il film di Alberto Sordi “Storia di un italiano”? Interpreta il ruolo di un opportunista che attraversa tutta la storia d’Italia, dai primi del ‘900 agli anni ’60, cambiando tutte le casacche possibili, da quella del repubblicano che poi diventa monarchico, quindi fascista, poi comunista e infine democristiano. Una grande denuncia del trasformismo e dell’opportunismo italico di cui Sordi è stato il più grande interprete.

Questa figura di camaleonte opportunista non vi ricorda quella di Pierferdinando Casini, quello che adesso vorrebbero eleggere nientemeno che Presidente della Repubblica?

Democristiano, dopo la caduta della 1^ Repubblica è diventato capo del Ccd, uno dei partitini usciti dal disfacimento della Dc. Il partito del “centro che sceglieva la destra” ed era alleato di ferro di Berlusconi, della cui coalizione assieme a Fini era diventato uno dei tre leader. Poi, finito il berlusconismo, Casini vira a sinistra e nel 2018 arriva addirittura a farsi eleggere nelle liste del Partito Democratico, epigono del vecchio Pci. 

Qualcosa di non molto diverso dal percorso politico del protagonista del film di Alberto Sordi.

Ma vi sembra possibile che un simile personaggio, un opportunista di tal fatta, pur con delle riconosciute abilità politiche che lo hanno portato anche ad essere eletto Presidente della Camera, possa diventare il Presidente della Repubblica? Ma che esempio daremmo ai nostri giovani? Quello che nella vita bisogna cercare di arrangiarsi anche mettendo sotto i piedi idee e valori pur di far carriera? Quello che viene premiato – e che premio!- chi è pronto a saltare di qua e di là a seconda della convenienza del momento? E che immagine all’estero? La solita? Quella dell’Italietta inaffidabile che inizia le guerre da una parte e le finisce dall’altra? Eravamo appena riusciti attraverso la credibilità internazionale di Draghi a fare un restyling della nostra immagine in Europa e nel mondo. E adesso vogliono leggere Casini? No, grazie.