Partito Democratico. Letta capolista in Veneto. A Verona Alessia Rotta unica con chances di rielezione. Lascia Gianni Dal Moro

La Direzione nazionale del Pd ha deciso nella nottata di oggi le liste elettorali. Letta si candida come capolista del proporzionale in Veneto e Lombardia, ovvero nelle regioni più importanti, a confermare la sua leadership fra i dem e nel tentativo di arginare l’ascesa del centrodestra nell’area più ricca, popolosa ed economicamente trainante del paese.

Il microbiologo Andrea Crisanti sarà candidato dal Pd come capolista nel collegio europeo per il voto degli italiani all’estero. Altra figura televisiva che trova una candidatura sicura è l’economista Carlo Cottarelli, ospite fisso della trasmissione ‘Che tempo che fa’, che sarà capolista al Senato a Milano. Avrebbe dovuto essere lui nel 2018 il ‘tecnico’ che avrebbe dovuto fare il capo del governo prima che saltasse fuori il nome di Conte. A conferma che i ‘tecnici’ sono sempre dei ‘politici’ che si nascondono dietro il paravento della loro specifica competenza.

Fra i Dem veronesi l’unica con delle chance di rielezione è Alessia Rotta, che fra l’altro è anche la responsabile nazionale della comunicazione del Pd.
Lascia invece dopo tre mandati Gianni Dal Moro, uno dei migliori parlamentari veronesi, che si congeda dai suoi elettori con queste parole: «Sono state tre legislature complicate, ma piene di passione e di impegno. Ho cercato di fare del mio meglio, con tutti i miei limiti. Devo molto alla mia comunità dei democratici e a quanti mi hanno sostenuto, partendo dal mio straordinario gruppo di amici. Mi fermo qui, in accordo con il mio segretario nazionale Letta, ritornando alle mie attività imprenditoriali e alla mia famiglia che in questi decenni ho trascurato.  

Lascio nel momento migliore dopo la splendida vittoria di Verona avendo contributo in minima parte al risultato di Damiano Tommasi. Rimango fino a scadenza nel consiglio di Sorveglianza di Cassa Depositi e Prestiti e continuerò, se mi sarà richiesto, il mio impegno nel settore economico e delle imprese. Oggi finisce qui il mio impegno politico diretto, con la coscienza di aver fatto quanto era nelle mie possibilità per il bene dell’Italia che ho avuto l’onore di rappresentare. Grazie di tutto a tutti.» 

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