La Corte federale d’appello della Figc ha condannato la Juventus a 15 punti di penalizzazione in classifica e i dirigenti all’inibizione di ricoprire cariche societarie e precisamente per 24 mesi Agnelli, 30  Paratici, 16 Cherubini, 8 Garimberti. Alla base della sentenza l’accusa alterato i bilanci con le plusvalenze.La Juve sprofonda in classifica, ma rimane sempre lontana dal Verona al penultimo posto.
Ma delle plusvalenze nel calcio a Verona ne sappiamo qualcosa. Hanno provocato l’annientamento del Chievo, la squadra conosciuta da tutti come una favola del calcio italiano perché da un piccolo quartiere era arrivata ai vertici del calcio italiano.  Ma, come dice il proverbio,  chi troppo rapidamente sale spesso precipitevolissimevolmente a terra cade. E siccome il Chievo era salito velocemente ci ha pensato la giustizia sportiva a farlo precipitare in quattro e quattr’otto. Lo strumento? Le plusvalenze. Inutilmente il povero Campedelli s’era giustificato dicendo ‘così fan tutti’. La scure della giustizia sportiva è calata sulla piccola società veronese e l’ha distrutta. Il Chievo non c’è più.
Quello che accade oggi alla Juve non può non far venire in mente che forse quel che diceva Campedelli era tutt’altro che infondato. E che se adesso le plusvalenze sono saltate fuori per la società bianconera, chissà a quali e quante altre potranno essere addebitate.
E’ proprio vero che la giustizia, e non solo quella sportiva, è come una barca: dove giri il timone, va.