Preoccupazione per la diffusione continua del contagio e per l’incognita sull’impatto della variante Omicron

La situazione si sta aggravando. In Europa, ma anche in Italia. E’ questa l’analisi di Guido Rasi, consulente scientifico del generale Figliuolo, in base all’aumento dei ricoveri. L’Italia potrebbe finire presto in zona arancione.

Se non ci fossero stati i vaccini la situazione sarebbe tragica. Bisogna però fare subito le terze dosi. L’intervallo fra la 2^ e la 3^ è stato abbassato da 6 a 5 mesi.

E’ la variante Omicron che allarma. I questo momento in Italia c’è solo qualche caso. La stragrande maggioranza dei contagi è ancora basata sulla Delta, che è sotto controllo. Ma non si sa quale sarà l’effetto della Omicron. Per questo bisogna non farsi trovare impreparati.

Draghi convocherà una cabina di regia per il 23 dicembre per valutare la situazione e prendere nuovi provvedimenti. Quasi certo l’obbligo di mascherine all’aperto e il tampone per eventi o discoteche anche per chi è in possesso del Super Green Pass. Si vaglierà anche la possibilità di estendere l’obbligo ad altre categorie. Nelle ultime 24 ore 24.259 positivi e 97 vittime. Tasso di positività al 4,3%. 

Il ministro Speranza chiede “uno sforzo sulle vaccinazioni, il mio invito è prenotarsi per la terza dose”. 

“Speriamo che il sequenziamento del virus aumenti in modo sostanziale – detto il consulente scientifico di Figliuolo- Solo questa attività ci dice esattamente quale tipo di variante abbiamo di fronte. Tuttavia, soltanto 70 laboratori contribuiscono alla piattaforma che l’Istituto superiore di sanità ha messo a disposizione e 70 laboratori per 60 milioni di italiani sono pochi. Rischiamo di sapere tardi la portata dell’andamento del virus, ritardando decisioni importanti”.

Si calcola iniltre che in Italia rimangano ancora 7 milioni di persone non vaccinate. Una quantità troppo alta che funge da moltiplicatore dei contagi. L’idea che si sta facendo largo, pur fra molti dubbi, è di arrivare all’obbligo vaccinale. L’arrivo della variante Omicron potrebbe essere determinante.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail